Si ferma ai quarti di finale la corsa dell’azzurro: 6-1, 6-4, 7-6 il punteggio finale dopo 2 ore e 38 minuti. Per Ruud è la prima semifinale in carriera a New York.
Il numero 5 del mondo Casper Ruud gioca sul velluto. 6-1 in 27’, 6-4 con due break, troppi da recuperare: sotto due set a zero con un avversario con cui l’equilibrio è sempre stato in bilico, ma naufragare così sotto il temporale di colpi di Ruud non è piacevole.
E anche la rimonta nel terzo, 3-0, poi 4-1 e 5-2, è vanificata dal ritorno del finalista di Parigi, che annulla due set point a Berrettini, recupera lo svantaggio, 5-4, e poi lo trascina al tie-break dove sancisce la definitiva vittoria.
E’ una lezione di tennis per due set prima che Matteo riesca a organizzare una difesa dignitosa e un tentativo di fuga (fallito), nel bazuka non ci sono più munizioni , il linguaggio del corpo è eloquente. Ha provato a contrastare Ruud , ma il destino era già segnato. Vincendo il torneo, il norvegese si assicurerebbe il numero uno del ranking.