Italiano ha manifestato alla dirigenza della Fiorentina il desiderio di porre fine al suo ciclo con la squadra, ma prima vuole provare a conquistare un trofeo, un obiettivo che il club non raggiunge da oltre vent’anni. Nonostante un inizio promettente in campionato, la squadra ha subito un brusco rallentamento, ottenendo solo una vittoria nelle ultime dodici partite di Serie A e raccogliendo appena 10 punti, un rendimento deludente che la colloca tra le squadre con prestazioni peggiori in questo periodo.
La Fiorentina ha anche subito una serie di sconfitte contro le cosiddette “big” del campionato (Juve, Inter e Milan), un fatto senza precedenti nella sua storia. Sebbene la qualificazione in Europa attraverso il campionato sia ancora possibile, anche grazie a una partita da recuperare, le competizioni coppe sembrano rappresentare la strada più agevole per garantire l’accesso al palcoscenico europeo. Nell’attesa del ritorno dei quarti di finale di Conference League contro il Viktoria Plzen, la Fiorentina ospita il Genoa di Alberto Gilardino, ex attaccante viola e candidato alla successione di Italiano. I rossoblù, con la salvezza ormai garantita, affrontano la partita con tranquillità, soprattutto dopo la vittoria contro il Verona che ha portato a tre i risultati utili consecutivi.
Italiano opta per il turnover, preparando la squadra per l’imminente sfida cruciale in Conference League. Dodò dovrebbe prendere il posto di Kayode in difesa, mentre Ikoné e Duncan potrebbero sostituire Nico Gonzalez e Arthur a centrocampo. Anche Bonaventura e Parisi rientrano in squadra, mentre Belotti rimane l’unica costante, considerando l’assenza di Nzola per infortunio.
Nel Genoa, Gilardino può contare sul recupero di Retegui, che dovrebbe partire titolare accanto a Gudmundsson, mentre diversi altri giocatori si contendono dei posti nella formazione titolare.
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