Del tutto inaspettata e – perciò – ancor più bella da vivere, è arrivata l’ora della grande finale delle Nitto ATP Finals a Torino, il torneo dei Maestri. A giocarsi la coppa saranno Novak Djokovic, arrivato recentemente a 40 titoli ATP, numero 1 al mondo e autentico dominatore del circuito che – quest’anno – ha perso solo una delle sette finali disputate e Jannik Sinner, talento classe 2001 dal Trentino Alto Adige al tetto del mondo dove occupa la quarta posizione del ranking ma in forte ascesa visto il momento di forma.
Sinner viene da un torneo straordinario a Torino: ha vinto finora tutte le partite giocate, dalla prima contro Tsitsipas all’ultima contro Medvedev, mostrando un tennis straordinario. Il giovanissimo talento, oltre ad essere entrato nel cuore di tutti gli italiani, ha aggiustato il servizio e lo ha inserito prepotentemente nel proprio repertorio diventando francamente ingiocabile vista la potenza che ha sempre avuto col dritto e col rovescio. Aggiungiamo che a rete ha un ottimo tocco ed eccoci in finale. 18-2 lo score nelle ultime 20 partite disputate in cui ha battuto tutti i top 3 oltre ad aver conquistato Vienna e Pechino negli ultimi mesi.
Presentare Djokovic sulla base di quanto ha vinto sarebbe un esercizio di stile e sarebbe onestamente faticoso. 36 anni e ancora domina il circuito di cui è il numero 1 dopo aver abdicato per un breve periodo in favore di quel Carlitos Alcaraz che – ieri – ha regolato con un 62 – 63 in poco più di un’ora senza storia. Vuoi che lo spagnolo è distante dalla forma migliore, vuoi che di gambe era scarico, ma comunque Djokovic è apparso famelico.
Dato curioso: Sinner ha avuto nelle mani l’opportunità di eliminare Djokovic dal torneo laddove avesse perso contro Rune ma – da iper professionista qual’è – pur essendo già qualificato, Sinner ha vinto anche contro il norvegese e ha reso questa finale possibile.
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