Simone Inzaghi voleva un’Inter determinata e umile come a Barcellona: può ritenersi soddisfatto. Tanti i gol sbagliati – problema ormai noto -, ma pochissimi i rischi corsi dalle parti di André Onana: “Abbiamo avuto il controllo della gara per 94 minuti – ha spiegato l’allenatore -, con una squadra sempre concentrata. Temevo questo aspetto dopo una grande sfida europea, ora dobbiamo continuare così e lavorare ancora di più per migliorare sempre”.
SPALLE LARGHE
In un secondo momento è poi tempo per Inzaghi di parlare di singoli, a partire dal centrocampo: “Asllani sta lavorando molto bene e cresce di giorno in giorno, ma ho Mkhitaryan che sta lavorando molto bene. Aveva cominciato un po’ in ritardo per l’infortunio dello scorso anno. Anche oggi Kristjan è entrato con personalità, sarà un valore aggiunto per i prossimi anni”. Il tempo delle critiche è alle spalle e l’allenatore l’ha superato anche grazie al suo trascorso alla Lazio, formativo anche da questo punto di vista: “A Roma c’era stato qualche problema perché è un ambiente tosto, al di là dei trofei. Anche quest’anno è successo, perché il calcio significa essere giudicati in ogni momento e quattro sconfitte in otto partite non dovevano verificarsi. Io ho sempre cercato di lavorare e restare sereno nonostante le pressioni”.
Fonte: Gazzetta dello sport