Tre ore dopo la bandiera a scacchi è arrivata la conferma finale della vittoria di Sergio Perez nel Gran Premio di Singapore. Terminata la premiazione il pilota della Red Bull è stato convocato dal Collegio dei Commissari Sportivi per essere ascoltato in merito all’infrazione che gli è stata contestata.
“L’articolo 55.10 del Regolamento Sportivo FIA Formula 1 prevede che il leader debba mantenersi entro 10 lunghezze di vettura dalla safety car fino allo spegnimento delle luci .Sergio Perez non è riuscito a mantenersi entro le 10 lunghezze della safety car, pertanto è stato penalizzato per l’episodio del giro numero 38, all’uscita della curva 16 con 5 secondi di penalizzazione.
Avendo tagliato il traguardo con un margine di 7”595 su Leclerc, Perez resta vincitore del Gran Premio di Singapore con 2”595 di vantaggio sul ferrarista. Il messicano, quindi, si è aggiudicato la gara di Marina Bay nel giorno in cui la Red Bull non poteva fare affidamento su Max Verstappen.
Checo è andato al comando alla prima curva con una partenza a razzo e non l’ha più mollato con una gara straordinaria esultando davanti alla bandiera a scacchi con un vantaggio di 7″595 sulla Ferrari di Charles Leclerc. Dietro a Perez ci sono le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. La Red Bull allunga a sette la striscia delle vittorie consecutive, proseguendo la sequenza anche senza Verstappen.
La Ferrari, dunque, non riesce a tornare al successo su un tracciato come quello di Marina Bay favorevole alle caratteristiche della F1-75. Charles Leclerc ci ha provato in tutti i modi per portare un attacco alla RB18, ma il monegasco ha dovuto prendere troppi rischi per mantenere il passo di Perez e alla fine ha dovuto arrendersi per un surriscaldamento delle gomme anteriori. Il monegasco ha speso tutto, ma non ne aveva più per contrastare la giornata di gloria del messicano.
Carlos Sainz non è mai stato pericoloso: lo spagnolo è ripagato dal terzo posto perché non ha mai avuto il passo per tenere testa ai primi due. Il madrileno ha dovuto vedersela prima con Lewis Hamilton e poi con Lando Norris che però nel finale è andato staccandosi con la McLaren.
La Ferrari non riesce a rompere l’incantesimo per tornare sul gradino più alto del podio, sebbene conquisti le pole position e porti a casa più punti di tutti (33).A Maranello possono recriminare solo per il via, ma per il resto il team non ha commesso errori.
Fuori dal podio ci sono le due McLaren con Lando Norris quarto e Daniel Ricciardo, mentre le due Alpine hanno rimediato due ritiri a causa del cedimento del motore Renault. Fernando Alonso, al suo 350esimo GP, stava costruendo un risultato degno della sua classe ma il fato non ha voluto premiarlo.
Ora ci aspetta il Gp del Giappone dove l’olandese volante potrebbe alzare le mani in cielo vincendo il secondo titolo mondiale.