L’Italbasket lascia il torneo a testa alta perdendo contro la Francia solamente in overtime per 93-85 nei quarti di finale.
Dopo aver inseguito per quasi 30 minuti una Francia di qualità e potenza , super-candidata alla medaglia d’oro, gli Azzurri si ritrovano con la testa avanti. Il terzo quarto recita 31-18.
Una difesa collettiva commovente per intensità e organizzazione unita alla follia e coraggio tipico di chi non ha nulla da perdere ribaltano l’inerzia della partita.
L’Italia gioca con il sangue agli occhi , con la spinta interiore vista nella partita contro la Serbia. La Francia appare lenta, smarrita, senza un gioco a cui aggrapparsi nel vortice difensivo degli spiritati in canotta blu.
Lo scorrere dei minuti accelera la convinzione che il sogno può continuare a vivere ,sopratutto quando Simone Fontecchio estrae dal nulla una tripla siderale per il +7 a poco più di due minuti dalla sirena. Ma la scintilla evapora quando lo stesso Fontecchio stampa per due volte sul ferro i tiri liberi decisivi nella volata punto-a-punto finale.
L’Italia lancia la ciambella di salvataggio alla Francia che in extremis accetta l’aiuto concessogli e si prende l’over time. Il momento magico degli azzurri si infrange grazie all’eclettismo degli esterni Francesi, bravi nel colpire il fianco esposto di una difesa costretta a concentrarsi sulla chiusura degli spazi in area.
Evan Fournier (17) e Timothe Luwawu-Cabarrot riprendono fiducia nel tiro dalla lunga distanza ,ma il vero mattatore è Thomas Heurtel, straordinario in ogni singola lettura nei momenti topici. Il tabellino riporta un grasso 20+8 assist, ma il peso specifico delle sue giocate e dei suoi canestri va ben oltre le semplici cifre, il suo apporto è decisivo nella vittoria finale.
L’Italia dal canto suo, non può e non deve recriminarsi nulla in una partita dove è stato gettato il cuore in campo, esprimendosi con la forza caratteriale del collettivo. Nik Melli (10 punti, 4 rimbalzi, 7 assist) funge ancora una volta da alfiere su entrambe le metacampo, prima di ritrovarsi costretto ad abbandonare il parquet per limiti di falli.
Marco Spissu (21) fantastico nel emulare le giocate folli del suo allenatore , le pennellate di classe di Simone Fontecchio (21), di un Gigi Datome (12 dalla panchina) d’esperienza necessarie per minare le certezze di un avversario più forte.
Un intero gruppo dedito al sacrificio difensivo con Alessandro Pajola, Pippo Ricci e Nico Mannion sempre sul pezzo a contestare ogni singolo pallone. Al lavoro oscuro di Achille Polonara di fianco a Melli, a spremersi sul parquet fino all’ultima goccia di energia.
Perdere così, a un passo dal traguardo, fa male. Ma, di fianco alla reazione naturale di rabbia e incredulità, senza superstar altisonanti, questa Italbasket fa gioire, emozionare, appassionare. Ed è lo spot più bello possibile in questo momento storico di ricostruzione.
ITALIA-FRANCIA 85-93
Italia: Fontecchio 21, Melli 10, Polonara 9, Spissu 21, Tonut 4; Biligha, Datome 12, Mannion 4, Pajola, Ricci 4. N.e.: Tessitori, Baldasso. All.: Pozzecco.
Francia: Albicy, Fournier 17, Gobert 19, Tarpey 8, Yabusele 15; Fall, Heurtel 20, Luwawu-Cabarrot 13, M’Baye, Okobo, Poirier. N.e.: Maledon. All.: Collet.