Inizia contro il Bayern Monaco il cammino europeo dell’Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri sono chiamati a rialzarsi dopo un’avvio di stagione tra luci e ombre tra cui la pesante sconfitta nel derby che va subito cancellata.
Protagonista del match day nerazzurro è Nicolò Barella che si racconta: “Nella mia carriera la determinazione è stata fondamentale, mi ha permesso di credere in quello che ero, di crescere e superare gli ostacoli. Il lavoro e il sacrificio sono state le basi quotidiane. Ho tanti ricordi di quando ero bambino, divisi tra calcio, amici e famiglia. Dai pomeriggi trascorsi a giocare con i miei cugini a Torre delle Stelle, ai campi da calcio, il mio posto del cuore da sempre. Giocavo, mi divertivo, imparavo. A 14, 15 anni ho capito di poter avere qualcosa in più, determinazione o talento, ho iniziato a crederci e con un po’ di sacrificio mi sono trovato a fare quello che ho sempre sognato. Ho sempre detto che Stankovic era il prototipo del giocatore che mi piaceva, nel mio percorso ha influito anche Daniele Conti, con la sua umiltà, il suo esempio e amore per il suo Cagliari. Le mie radici sono a Cagliari, la città dove sono nato e cresciuto. A Como ho vissuto la mia prima esperienza lontano dai miei affetti e mi è servito molto a livello professionale che personale per crescere e maturare mentre Milano è il presente, il posto in cui volevo essere e mi trovo”.