Sul circuito di Zandvoort è arrivata l’undicesima vittoria stagionale della Red Bull, la decima per Max Verstappen che, partito dalla pole, ha tagliato il traguardo davanti a tutti. Adesso il team di Milton Keyens è ancora più vicino alla doppietta iridata.
Dietro SuperMax, la Mercedes di George Russell e la Ferrari di Charles Lecerc a chiudere il podio. Quarta l’altra Freccia d’Argento di Lewis Hamilton.
Sergio Perez e Carlos Sainz, invece, hanno terminato la gara rispettivamente al quinto e all’ottavo posto. A punti anche le Alpine, con Fernando Alonso in P6 e Esteban Ocon P9, la McLaren di Lando Norris e l’Aston Martin di Lance Stroll.
Preoccupa il passo gara della Ferrari. É la terza gara consecutiva dove Charles Leclerc e Carlos Sainz non riescono ad avere un passo competitivo per la vittoria.
In Ungheria con il freddo non funzionava come il venerdì, stessa cosa in Belgio. La gomma bianca è funzionata a tutti, tranne che per la Ferrari. C’è da capire in ottica 2023 cosa modificare. La macchina sta nascendo e le soluzioni devono essere trovate. E’ tassativo ribaltare il trend, anche la Mercedes si è avvicinata mentre la Ferrari sta rallentando.
La Rossa evidenzia una mancanza di ritmo, specialmente su gomme Medie, unita ancora una volta a tantissimi errori ai box che finiscono per penalizzare pesantemente lo spagnolo Carlos Sainz nell’ultima gara. Il livello non è certo da top team.
Il team principal della Ferrari è preoccupato dalla mancanza di velocità della F1-75, mai pericolosa nei confronti di Verstappen. Mattia non guarda tanto agli episodi (unsafe release, gomma sparita ai box) ma si concentra sui motivi che non hanno permesso a Charles Leclerc di essere minimamente pericoloso nei confronti di Max Verstappen.
Un terzo posto amaro, frutto di circostanze fortunate: la Ferrari partiva in Olanda in prima fila con Charles Leclerc e in terza posizione con Carlos Sainz, ma senza una Safety Car questa volta a favore del monegasco a Zandvoort a salire sul podio sarebbero state entrambe le Mercedes alle spalle di un incontentabile Max Verstappen.
Perdere la seconda posizioni nella classifica Costruttori sarebbe una beffa considerando i valori in campo con cui ha preso il via la stagione.
Se un osservatore neutrale mettesse in fila tutte le disavventure registrate in questa stagione davanti al garage del Cavallino, beh, penserebbe al malocchio, perché davvero è difficile comprendere quanto è capitato da marzo in poi.
Servirebbe una vittoria scaccia crisi, ma Monza, ad oggi, non è la pista ideale.