Nel giro di due giornate a Napoli hanno già dimenticato gli addii eccellenti ritrovando l’amore incondizionato per il bel calcio. Spalletti ,da buon maestro, a reso tutto questo possibile modellando un gruppo di giocatori che hanno recepito immediatamente le geometrie volute dal loro Mister.
Le prodezze di “Kvaradona” fanno gioire la piazza napoletana come non si era mai visto prima. Un gol e un assist contro il Verona, poi una doppietta ancor più cristallina al neopromosso Monza. Il georgiano si è già reso protagonista di riscrivere un record: è l’unico giocatore ad aver segnato tre gol nelle prime due partite giocate con la maglia azzurra
Orfana di Insigne, la macchina di Spalletti ha ripreso a segnare con continuità, sono nove i gol segnati in due partite affrontando però due pretendenti alla salvezza, e un test ben più impegnativo arriverà domenica contro la Fiorentina.
Da un lato del campo Kvaratskhelia leva il titolo di “predestinato” a Insigne, dall’altro Kim serra sia la difesa che il punteggio, incornando il poker facendo dimenticare, per qualche istante, il monumentale Koulibaly.
Un Napoli che ha avuto l’umiltà di costruire nell’ombra, di estraniarsi dai malumori di mercato che la davano come fanalino di coda delle squadre blasonate .Questo inizio di stagione brillante potrebbe influire sulla consapevolezza di poter conservare risultato e privilegi europei dell’anno scorso, in una corsa che si preannuncia decisamente piena di insidie.