Vedere Charles Leclerc sbagliare è raro, ci eravamo illusi che fosse un supereroe dal mantello rosso Ferrari. Invece anche il Predestinato è un essere umano che può sbagliare quando meno te lo aspetti come in Francia o a Imola. È finito contro un muro di gomme mentre il suo rivale era ai box per il cambio degli pneumatici.
Le Ferrari erano le monoposto più veloci in pista e stavano mangiando le gomme molto meno della Red Bull. Aveva la vittoria in mano quando ha perso il controllo della SF 75 lanciando un urlo agghiacciante in radio per la disperazione. La sua disamina a fine gara ai microfoni dei giornalisti è stata molto dura con se stesso.
La verità però è un’altra. Se la Ferrari può ancora sognare, nonostante i 63 punti di distacco, il merito è di Leclerc che l’ha portata sette volte in pole position e tre volte alla vittoria. Lo stesso Verstappen prima di essere quello che è diventato oggi, è stato un pilota criticato da tutti gli avversari di gara per la sua veemenza nei sorpassi causando molti incidenti.
Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, prende le difese di Charles Leclerc confermando che un errore non può mettere in discussione ciò che il pilota ha fatto fino ad oggi, ribadendo che il Mondiale resta sempre l’obiettivo della scuderia. Il monegasco ha parlato chiaramente di “errore inaccettabile”, ma sappiamo tutti che il predestinato è già con il pensiero in Ungheria per riscattarsi e far gioire nuovamente i fans della rossa.
I grandi campioni solitamente fanno pochi errori durante l’anno, prendete lo stesso Hamilton: due errori in una stessa stagione non si ricordano. Lo stesso Verstappen quest’anno ha disputato una stagione immacolata. Certamente sbaglia in qualifica, ma in gara non c’è più lo spazio per il cattivo Max di una volta.
Leclerc ha meno gran premi dei suoi avversari sulle spalle. Deve ancora crescere ma il talento di questo ragazzo è un dono che la Ferrari deve coltivare giorno dopo giorno. Per battere la Red Bull di Verstappen bisogna essere perfetti, la saggezza impone che l’attesa e la calma posso aiutare il monegasco ad arrivare alla bandiera a scacchi ugualmente da vincitore.
La Ferrari ha lasciato molti punti per strada, quando la macchina è affidabile e la squadra non sbaglia strategia ci si mette il pilota. Quando il pilota è perfetto si rompe la macchina o si sbaglia la strategia. Purtroppo, manca sempre qualcosa per fa quadrare il cerchio.
Gli ingredienti ci sono tutti ma la cottura non è ancora al punto giusto, ma lo sarà molto presto. Basta crederci e continuare a migliorare gara dopo gara. Si va in Ungheria per fare una doppietta e per cercare di vincere tutte le gare che restano , d’altronde le prestazioni mostrate in Francia danno fiducia.