La giamaicana ha conquistato la medaglia d’oro sul mezzo giro di pista, con un tempo pazzesco di 21.45, seconda atleta di sempre sulla distanza ad appena 11 centesimi dal record del mondo della statunitense Florence Griffith-Joyner, quel 21.34 che dalle Olimpiadi di Seoul 1988 non viene scalfito.
Shericka Jackson è stata perfetta nell’uscita dai blocchi di partenza, presentandosi in curva decisamente convincente affiancata dalla connazionale Shelly-Ann Fraser-Pryce .Nel rettilineo finale non c’è storia, allunga in maniera perentoria aprendo il gas e vincendo una gara con autorità assoluta. Uno spettacolo di rara bellezza da parte della caraibica, che conquista il primo titolo iridato della carriera a livello individuale dopo quelli con la 4×400 nel 2015 e con la 4×100 nel 2019. ll podio è completato dalla britannica Dina Asher-Smith (22.02), a seguire la nigerina Aminatou Seyni (22.12) e la statunitense Abby Steiner (22.26).
L’americano Noah Lyles si conferma l’uomo più veloce del mondo sui 200 metri, una performance mai vista negli ultimi undici anni. Lo statunitense si è laureato Campione del Mondo con uno straripante 20.31 sulla pista di Eugene (Oregon, USA): ha eguagliato la storica prestazione di Michael Johnson e si è avvicinato in maniera sensibile al primato mondiale detenuto dal giamaicano Usain Bolt (19.19 ai Mondiali di Berlino 2009).
Noah Lyles è partito dai blocchi con il ritmo giusto, dominando fin dalle prime battute, rendendosi protagonista di una corsa in progressione ad altissima velocità fino al traguardo. Uno spettacolo di indicibile bellezza, difendendo così il titolo iridato conquistato tre anni fa a Doha e riscatta l’amarezza per la medaglia di bronzo delle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Kenneth Bednarek (19.77) e Erriyon Knighton (19.80) per una tripletta a stelle e strisce davanti al liberiano Jospeh Fahnbulleh (19.84) e al dominicano Alexander Ogando (19.93).