Ci siamo, è tutto pronto per il GP di Francia, dodicesima tappa del Mondiale di Formula 1 che andrà in scena sul circuito Paul Ricard domenica 24 Luglio. La Ferrari arriva a Le Castellet con grande fiducia e consapevolezza dei propri mezzi dopo le ultime 2 vittorie meritate.
Quali soluzioni verranno adottate per cercare di ovviare al forte caldo previsto durante il weekend transalpino non è dato sapersi per ora, ma sicuramente uno dei doveri del reparto aerodinamica sarà quello di trovare le adeguate contromisure.
Dal punto di vista aerodinamico il Paul Ricard è un circuito caratterizzato da un’ampia varietà di curve, da quelle molto lente, come la 15 (Point), a quelle molto veloci come la 7 (Virage du Mistral) e la 10 (Signes).
Nonostante sia una delle piste nelle quali il contributo del carico aerodinamico al tempo sul giro è maggiore, il compromesso ottimale dovrebbe orientarsi su un livello di carico medio, a causa della notevole lunghezza dei rettilinei.
In questa stagione in particolare, con queste nuove monoposto, bisognerà lavorare nei dettagli per trovare l’assetto ottimale.
Le altissime temperature previste per il weekend rappresentano una grossa sfida per tutte le power unit e per l’usura delle gomme. Si dovrà lavorare agendo sull’apertura delle branchie presenti sulla parte superiore della carrozzeria e sulle prese dei freni per massimizzare la capacità di estrarre calore dai pneumatici.
I freni dovrebbero essere al riparo da stress, il tracciato non propone frenate drastiche, quindi dal punto di vista del raffreddamento di questi elementi questo GP non dovrebbe rappresentare un elemento di preoccupazione.
E’ quasi certa una partenza dal fondo della griglia per Sainz, ciò dipenderà da quante componenti verranno sostituite, se invece la Scuderia deciderà di optare per delle vecchie componenti allora lo Spagnolo potrà giocarsela per la vittoria finale. Ma questo potrebbe essere un rischio, considerato la fine che ha fatto la sua ultima power unit in Austria.