Che la Francia fosse di un altro pianeta era scontato, ma Islanda e Belgio erano ampiamente alla portata dell’Italia di Milena Bertolini. E invece, dopo l’1-1 contro le islandesi, è arrivata addirittura la sconfitta con il Belgio, che accede ai quarti di finale e sfiderà la Svezia. Un solo punto racimolato, due ko, sette gol subiti e due segnati.
Un bilancio catastrofico quello della Nazionale azzurra se pensiamo all’ottimo Mondiale giocato nel 2019. Evidentemente in questi tre anni non è avvenuto quel rinnovamento necessario per progredire con ragazze più giovani e affamate.
Possiamo tranquillamente affermare che si tratta di un fallimento, perché i quarti di finale erano un obiettivo minimo e raggiungibile. Francia, Svezia, Olanda, Inghilterra, Germania e Spagna sono le sei Nazionali europee di un altro livello rispetto all’Italia attuale.
Il resto delle squadre è decisamente più abbordabile, l’indisponibilità causa covid di Cernoia nelle prime due partite e alcune occasioni sprecate non sono fattori sufficienti a giustificare questa eliminazione.
La Serie A femminile ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, i top club italiani hanno investito, la federazione pure, pertanto è obbligatorio un rinnovamento complessivo. I nostri settori giovanili sono ancora di basso livello rispetto ai top d’Europa, l’approccio mentale deve obbligarci a dare fiducia anche alle più giovani.
Questo gruppo azzurro, che negli ultimi anni ha fatto benissimo, ha necessità di innesti freschi. La fiducia nella crescita deve rimanere immutata, ma deve esserci la consapevolezza che il gap con gli altri paesi deve essere limato. E non di poco.