Durante la presentazione del suo nuovo libro ‘Crederci, sempre. Perché ho fiducia nella vita, in Dio, in me stesso e nel destino’ Olivier Giroud ha risposta ad alcune domande interessanti sul suo passato e sul suo futuro.
Nel libro scrivi che Pioli è l’artefice dello Scudetto. Ti ha aiutato anche Ibrahimovic?
“Non conoscevo tanto lo stile di Pioli, ma quando ho parlato con lui Facetime ho capito subito di poter lavorare molto bene insieme; lui è una brava persona, sincera, che sa come parlare ai giocatori. Ibra è una leggenda del Milan; non gli ho detto subito che fossi un suo tifoso. I miei amici mi hanno regalato la sua maglia. Avevo un po’ di apprensione nel chiedergliela… Lui ora mi prende in giro su questo. Sono molto felice del rapporto che ho con Zlatan”.
Cosa è cambiato dal derby del 5 Maggio?
“Emozione pazzesca, con la Curva Sud davanti a me. Sono stati due gol pesanti. Se l’Inter avesse vinto il derby sarebbe stata quasi irraggiungibile… Credo che Dio mi ha detto di crederci fino alla fine per il primo gol e anche per il secondo… quello skill mi capita qualche volta. Ho spinto De Vrij prima di fare quella corsa, così che sul passaggio di Calabria si è trovato in ritardo e dopo… esplosione! Tutti i tifosi mi hanno parlato di questo gol per 4-5-6 mesi, anche oggi! Succede solo a chi ci crede. Sono molto orgoglioso e spero di vivere ancora questo tipo di emozioni”
Nel libro cosa racconti sullo scudetto?
“Ho paragonato l’atmosfera di vincere lo Scudetto a quella del Mondiale. È normale. Non ho mai visto questo tipo di celebrazioni. La gente ha aspettato a lungo questo titolo; la gente piangeva per la strada e questo ti prende il cuore. Con la Francia andammo troppo velocemente, qui ci abbiamo messo 4 ore e mezza”.