Era dal Gran Premio d’Australia del 2009 che la Ferrari non registrava un doppio ritiro in un Gran Premio di F1. Ieri a Baku Carlos Sainz si è dovuto arrendere dopo otto giri per un guasto riconducibile all’impianto idraulico, mentre Charles Leclerc al 21esimo giro ha sprigionato un’inequivocabile fumata bianca.
Il motore termico che equipaggiava la F1-75, la seconda unità della stagione ha impietosamente tradito Leclerc e ora Verstappen si trova con 34 punti di vantaggio nei confronti del coetaneo in forza alla Ferrari.
La power unit realizzata dalla scuderia del Cavallino è il punto di riferimento della griglia di partenza in termini di prestazioni sin dai test di Barcellona, ma dopo nove gare il bilancio tra prestazioni e affidabilità è in passivo. Ora su Leclerc aleggia il rischio di dover scontare una penalità sulla griglia di partenza già dal Gran Premio del Canada in programma a Montreal il prossimo fine settimana.
Per i fans delle rosse trovare un barlume di ottimismo dopo la mazzata di Baku è impossibile, figuriamoci chi alla Ferrari ci lavora, a cominciare da Leclerc. L’equilibrio sul quale la sfida è vissuta sin qui è saltato, se cedono i motori sulla Ferrari e sulle vetture assistite da essa, significa avere a che fare con una fragilità profonda. Lo sforzo compiuto per migliorare la prestazione della vettura forse ha comportato un prezzo più elevato del previsto.
Due ritiri e tre componenti diverse della power unit che si rompono all’improvviso. Domenica prossima in Canada, Leclerc monterà il terzo motore, mentre già sono tre i turbo usati nei primi otto Gp. Dalla quarta unità scattano le penalizzazioni quando mancano ancora 12 gare alla fine del campionato.
L’affidabilità è storicamente uno dei punti di forza della Ferrari, adesso rischia di diventare il punto debole. Tutto dipenderà da cosa scopriranno in fabbrica i tecnici della Ferrari quando verranno analizzate la power unit di Leclerc e le telemetrie. Cercheranno di gestire i problemi finché non ne verranno a capo. Il percorso di crescita di questa monoposto non è certamente completato.
La situazione in entrambe le classifiche mondiali si fa adesso estremamente complessa per la Ferrari. Leclerc, superato anche dal pilota messicano, paga adesso 34 punti dal leader Verstappen, dopo averne avuti 46 di vantaggio sull’olandese al termine del GP d’Australia.
Nel Mondiale Costruttori, la Ferrari insegue invece ad 80 lunghezze dalla Red Bull. I dati numerici, tuttavia, non rappresentano l’unico aspetto negativo in quanto la Red Bull sta dimostrando di non commettere più errori e di non soffrire più di problemi di affidabilità.