2 infortuni, una operazione, quasi tutta la stagione su terra battuta saltata: Matteo Berrettini si presentava sull’erba di Stoccarda per mettere fieno in cascina, partite, minuti.
Dall’altra parte del campo, il quarto dei FabFour: Andy Murray che si trascina, si arrampica, lotta (come sempre) per regalarsi un finale di carriera all’altezza del suo passato.
Oggi si è giocata la finale del torneo tedesco e ha prevalso l’italiano per 6-4 5-7 6-3 con infortunio finale dello scozzese.
E’ stato un torneo difficile per Matteo che ha progressivamente ritrovato il feeling con la palla, con i ritmi di gioco e con “la sua erba”.
Il primo Set è stato equilibrato ma sempre in controllo con break al quarto gioco.
Nel secondo set Murray ha risposto più lungo e si è presentato a rete più frequentemente. Matteo ha dominato i suoi turni di servizio tranne l’ultimo, sul 5-6 per l’avversario che ha lasciato a 15 ed ha così allungato il match al terzo.
In apertura del terzo Murray chiede il medical time out e serve a mezza velocità mentre nei movimenti laterali e nelle risposte rimane efficiente.
Alla fine prevarrà Berrettini con doppio break e il titolo a Stoccarda.
Il tennista romano è forse tra i più forti giocatori che l’Italia abbia mai avuto anche se la critica ha sempre visto in Sinner un potenziale numero uno.
Ancora una volta Matteo si è dimostrato un campione, un tennista di livello mondiale.