“Avevo deciso di non parlare, i panni sporchi si lavano in famiglia. Poi, però, ho letto le parole di Sabatini e mi sento in dovere di rispondere – ha spiegato il presidente granata – Voleva pagare questa commissione: abbiamo litigato perché non accetto queste storture. Volevamo aumentare lo stipendio di Coulibaly di 200mila euro, ma avremmo dovuto versare un milione all’agente, impegno che aveva preso Sabatini. Io non mi piegherò mai a questo sistema: se un giocatore riceve una buona offerta è libero di andare. Lui mi ha detto, invece, che con certe logiche convive da tempo e che vista la mia posizione in merito riteneva di non essere l’uomo giusto per la Salernitana”. Iervolino continua poi l’attacco riprendendo anche altri passi dell’intervista: “Leggo che si sente da Champions League, vedremo dove andrà: non sa nemmeno far funzionare un computer o mandare una mail. Umanamente sono dispiaciuto per com’è finita: non l’avrei lasciato andare, ma sono successe cose che ritengo gravi. Voglio un altro tipo di calcio”.