Sette secondi di vantaggio presi da uno straordinario Charles Leclerc prendendosi non pochi rischi da leader della corsa con gomme da bagnato estremo nei confronti di Carlos Sainz, il quale ha rispettato il piano di permettere al poleman di allungare al comando della corsa tenendo a bada le due Red Bull.
Il muretto della scuderia di Milton Keynes non avendo nulla da perdere ha messo in atto una strategia trabocchetto prendendosi tutti i rischi del caso. Il muretto Ferrari non ha valutato le indicazioni corrette di Sainz a livello strategico, ovvero montare direttamente le gomme slick sia allo spagnolo che a Charles Leclerc o in alternativa è mancata l’imposizione della sosta a Sainz per rispondere immediatamente alla sosta ai box di Sergio Perez.
Sainz ha deciso la propria strategia, valutando le proprie sensazioni sulla pista , il fatto è che Carlos non stava correndo per vincere ma per proteggere Leclerc. Lo Spagnolo ha voluto osare, cercando la vittoria, ma la sua mossa ha mandato tutti in tilt , soprattutto chi decide le tattiche.
Un errore di valutazione del pilota. Non tanto sulle gomme da montare ma sul suo ruolo dentro la Ferrari, in una stagione interamente sulle spalle di Leclerc. Non è l’unico ad aver sbagliato sia chiaro: il doppio comando trasmesso a Charles ha offerto uno spettacolo che ricorda in parte il disastro della Mercedes con George Russell dell’anno scorso.
Doveva dominare Leclerc, con Sainz a coprirgli le spalle. Invece ha vinto Perez e Verstappen ha guadagnato punti su Charles. Il monegasco, senza alcuna colpa, ha chiuso al quarto posto un GP che aveva in tasca anche con l’asfalto bagnato. La sua delusione durante e dopo la gara, ha dato la misura del disastro combinato dal muretto rosso. La Ferrari quest’anno ha la fortuna di avere in casa un talento inimitabile, che dovrebbe essere protetto come un un’opera d’arte e risponde al nome di Leclerc.
Leclerc ha ottenuto cinque pole position e due sole vittorie, percorso fin qui che peserà non poco nel bilancio di una stagione cominciata al vertice, con una monoposto competitiva in ogni circostanza. Le due Red Bull hanno pestato la linea gialla in uscita dalla corsia box, La Fia ha respinto la protesta ferrarista in quanto la linea è stata calpestata, ma non tagliata con l’intera ruota. Peccato che le note del Direttore di Gara stabilivano che le vetture dovevano percorrere il tratto di strada alla destra della riga gialla che delimita l’uscita dalla pit-lane. Ma questo ormai è storia.