La nuova edizione della Champions League inaugura la fase campionato con sfide affascinanti e ricche di storia. Tra debutti assoluti, grandi ritorni e incroci di prestigio, ogni partita della prima giornata porta con sé numeri e curiosità da raccontare.
Athletic Club – Arsenal
Il ritorno del San Mamés in Champions dopo più di dieci anni coincide con un incrocio inedito. L’Athletic non affronta un club inglese in questa competizione dal 1984 e lo fa sotto la guida di Ernesto Valverde, che conosce bene l’ambiente e ha già riportato il club a ottimi risultati europei. L’Arsenal si presenta come una delle squadre più solide del continente: Arteta ha costruito un gruppo che concede pochissimo in difesa e che ha trovato in Gyökeres e Saka due interpreti offensivi micidiali. Gli inglesi inseguono un record storico di successi consecutivi contro squadre spagnole, mentre i baschi vogliono trasformare l’entusiasmo del pubblico in un’arma capace di riequilibrare il divario tecnico.
PSV Eindhoven – Union Saint-Gilloise
La sfida tra olandesi e belgi ha un sapore quasi pionieristico: non si affrontavano club delle due nazioni in Champions da oltre quindici anni. Il PSV ha una lunga tradizione europea ma spesso fatica negli esordi, mentre l’Union SG è alla sua prima assoluta nella massima competizione. La squadra di Pocognoli rappresenta una favola moderna: tornata protagonista dopo decenni di anonimato, si affida a Mac Allister e alla compattezza del gruppo per scrivere una pagina di storia. Gli olandesi, eliminati pesantemente dall’Arsenal lo scorso anno, puntano sul pressing alto e sulle qualità di Saibari, centrocampista completo che unisce recuperi e gol.
Juventus – Borussia Dortmund
Una classica europea. Juventus e Dortmund tornano ad affrontarsi con i bianconeri in vantaggio netto nei precedenti. In casa, la Juve raramente sbaglia l’esordio e l’Allianz Stadium si prepara a spingere la squadra di Tudor, ex difensore che debutta in panchina in Champions. Il Dortmund ha giocatori capaci di ribaltare le partite negli ultimi minuti, come Guirassy, che la scorsa stagione ha firmato record africani nella competizione. Occhi puntati anche su Jonathan David, attaccante che abbina qualità tecniche e concretezza realizzativa. Sarà una sfida tra solidità italiana e ritmo tedesco.
Real Madrid – Olympique Marsiglia
Il Real Madrid comincia in casa la sua avventura, e quando ciò accade è quasi impossibile che perda: la storia dice che solo una volta è successo. Il Marsiglia ritrova il Bernabéu dopo oltre vent’anni dalla sfida con Drogba, persa 4-2. I francesi arrivano con De Zerbi in panchina, un tecnico che ha idee offensive ma non vanta grandi ricordi in Champions. Dall’altra parte, il Real lancia il talento Mastantuono e si affida a Mbappé, che già alla sua prima stagione a Madrid ha eguagliato record storici. L’OM dovrà superare un tabù enorme: nessun club francese ha mai vinto al Bernabéu.
Benfica – Qarabağ
Un match storico: mai prima d’ora una squadra portoghese aveva affrontato una compagine azera in Champions. Il Benfica ha ambizioni importanti e una tradizione che pesa: Pavlidis è l’uomo simbolo dell’attacco, capace di numeri che non si vedevano dai tempi di Eusébio. Il Qarabağ porta l’orgoglio del calcio azero: dodicesima partecipazione a un girone europeo, ma in Champions i successi restano un miraggio. La squadra si affida alla solidità difensiva e all’esperienza dei suoi veterani, come Zoubir e Qarayev. Sarà anche il confronto tra il talento tecnico lusitano e la resistenza di un club abituato a lottare.
Tottenham – Villarreal
Primo incrocio assoluto, ma con storie diverse. Gli Spurs tornano in Champions senza due icone come Kane e Son, e devono trovare nuovi leader in attacco. Richarlison è l’unico con gol già segnati in Champions per il club. Il Villarreal, semifinalista nel 2022, non ha mai vinto contro una squadra inglese e porta una tradizione di sofferenza nei confronti con la Premier. Tuttavia, la squadra ha talento: Mikautadze è un attaccante mobile e imprevedibile, mentre Kolo Muani potrebbe stabilire un record con la quarta maglia diversa in Champions in soli tre anni. Partita dal pronostico incerto, con il peso delle statistiche che grava sugli spagnoli.
Olympiakos – Pafos
Un derby mediterraneo raro: Grecia contro Cipro in Champions. L’Olympiakos ha perso smalto negli ultimi anni e la Champions è diventata un terreno ostile, con una lunga serie di sconfitte. Il Pafos scrive una pagina storica: prima partecipazione, prima volta per un club cipriota dopo sette anni di assenza. L’uomo più atteso è El Kaabi, che a suon di gol ha conquistato l’Europa League e la Conference. Per l’Olympiakos sarà fondamentale sfruttare l’esperienza, ma il Pafos ha entusiasmo e la leggerezza di chi non ha nulla da perdere.
Slavia Praga – Bodø/Glimt
Una partita che racconta di due percorsi sorprendenti. Lo Slavia, club di tradizione, affronta i norvegesi del Bodø/Glimt, squadra che negli ultimi anni ha stupito con un gioco moderno e offensivo, fino alla semifinale di Europa League. In Champions, però, entrambi hanno poca esperienza: appena 12 partite totali giocate nelle loro storie. Høgh, bomber norvegese, è vicino a diventare il miglior marcatore europeo del club, mentre Chory è il terminale offensivo dello Slavia, capace di segnare quasi tutti i gol nelle scorse campagne. Un confronto equilibrato tra entusiasmo e ricerca di conferme.
Ajax – Inter
Una delle rivalità classiche del calcio europeo, con l’Ajax che non ha mai battuto l’Inter in Champions. I nerazzurri sono reduci dalla finale persa e vogliono ripartire subito forte. La squadra di Inzaghi si è distinta per la difesa di ferro nelle ultime edizioni, anche se i numeri recenti parlano di qualche scricchiolio. Lautaro è l’uomo simbolo, con una percentuale realizzativa spaventosa. Dall’altra parte, l’Ajax continua a produrre talenti, con Kenneth Taylor protagonista e Heitinga che si affaccia come allenatore dopo una carriera da difensore. Match dal grande fascino storico.
Bayern Monaco – Chelsea
Due giganti d’Europa che si ritrovano. Il Bayern ha dominato i confronti recenti, vendicando la finale persa nel 2012. Il Chelsea torna in Champions dopo due stagioni di assenza, forte di un mercato che ha ringiovanito la rosa. Neuer cerca la vittoria numero 100 in Champions, mentre Kimmich è ormai il metronomo della competizione. I Blues si affidano al talento emergente Estêvão e alla fantasia di Cole Palmer, già decisivo nel Mondiale per club. Una sfida che profuma di classico, tra due squadre che puntano in alto.
Liverpool – Atlético Madrid
Quando si parla di Liverpool e Atlético, la memoria corre subito a partite combattute e indelebili. Klopp non c’è più, ma ad Anfield resta intatto il mito europeo. Il nuovo tecnico Slot cerca di proseguire la tradizione vincente e si affida ancora a Salah, vicino a superare Gerrard come presenze in Champions. L’Atlético è fedele al marchio di Simeone: solidità difensiva e capacità di colpire in ripartenza. Griezmann è il simbolo dell’attacco, mentre Koke rappresenta l’anima del gruppo. Una sfida che promette equilibrio e pochi spazi.
Paris Saint-Germain – Atalanta
Un remake del quarto di finale del 2020. Il PSG campione in carica, reduce da una finale trionfale, riparte contro l’Atalanta, che con Juric in panchina debutta in Champions. I parigini hanno Mbappé come stella, ma anche una rosa costruita per dominare: Hakimi resta un’arma offensiva travestita da difensore. L’Atalanta, però, ha dimostrato di poter sorprendere chiunque: De Ketelaere è diventato un simbolo di efficacia e talento, mentre Zappacosta rappresenta l’esperienza e la spinta sugli esterni. Partita di grande fascino, tra la favorita e l’outsider coraggiosa.
Club Brugge – Monaco
Sfida tra due club storici, con un equilibrio quasi perfetto nei precedenti. Il Brugge si presenta con una squadra stabile, poco incline alle rotazioni, e con Vanaken come leader assoluto. Il Monaco torna con ambizioni offensive: la scorsa stagione ha segnato come non accadeva da anni. Tzolis e Camara sono i giocatori da seguire, capaci di inventare e di dare equilibrio. Sarà una partita intensa, con due club che vogliono consolidare il loro posto nell’élite europea.
Copenaghen – Bayer Leverkusen
Il Copenaghen affronta un avversario temibile come il Leverkusen, che ha ritrovato continuità nella competizione. I danesi hanno una tradizione di lotta ma segnano poco, mentre i tedeschi arrivano da una stagione convincente, trascinati dai gol di Wirtz, ora passato al Liverpool. Resta comunque una squadra aggressiva, pronta a sfruttare la velocità dei suoi giovani. Per i danesi, Lerager rappresenta la certezza: pochi ma importanti gol in Champions.
Eintracht Francoforte – Galatasaray
Un incrocio che mancava da oltre trent’anni. L’Eintracht torna in Champions dopo il 2023 e vuole costruire una nuova storia europea. Il Galatasaray, nonostante l’enorme tifo e la tradizione, fatica da anni nella competizione: poche vittorie e tante sconfitte, soprattutto in trasferta. Occhi puntati su Osimhen, trascinatore dell’attacco, e su Sané, che con esperienza e qualità rappresenta un fattore decisivo. Sarà una sfida tra la freschezza dei tedeschi e l’orgoglio turco.
Manchester City – Napoli
Una delle partite più attese della giornata. Il City di Guardiola, che viene da una stagione difficile in Europa, ospita il Napoli di Conte, allenatore che ha spesso messo in difficoltà il tecnico catalano. Guardiola raggiunge la 17ª partecipazione alla Champions, mentre Conte guida la quinta squadra diversa nella competizione. Haaland è vicino al traguardo dei 50 gol, pronto a stabilire un record di velocità, mentre De Bruyne ritrova i Citizens da avversario. Il Napoli ha talento e nuove stelle come Noa Lang, ma dovrà superare il tabù trasferta in Inghilterra.
Newcastle – Barcellona
Il St. James’ Park si prepara a una notte di passione. Il Newcastle torna a incrociare il Barcellona dopo quasi trent’anni: i blaugrana hanno vinto tre degli ultimi quattro confronti e arrivano forti di una tradizione vincente contro i club inglesi. La squadra di Flick gioca un calcio offensivo e spettacolare, con Raphinha e Rashford come armi principali. Dall’altra parte, i Magpies cercano la spinta del pubblico e sognano di ripetere l’impresa del 1997.
Sporting CP – Kairat Almaty
Sfida storica anche qui: il Kairat è la prima squadra kazaka a presentarsi nella fase campionato di Champions. Lo Sporting, reduce da una striscia negativa, vuole tornare protagonista. I portoghesi hanno perso il loro bomber Gyökeres, passato all’Arsenal, ma puntano sulla forza del collettivo. Il Kairat, invece, arriva dopo aver eliminato il Celtic ai rigori e porta con sé l’orgoglio di un intero Paese. Non sarà semplice, ma l’entusiasmo dell’esordio può rendere questa partita molto più equilibrata di quanto sembri.