Il sipario si è chiuso sull’edizione 2025 dello US Open Women’s Singles, e il nome che resta inciso nella storia è ancora quello di Aryna Sabalenka. La bielorussa ha difeso il titolo conquistato lo scorso anno, diventando la prima giocatrice a vincere due edizioni consecutive a New York dopo Serena Williams (2013-2014). Un’impresa che la consacra tra le più grandi di sempre, in un torneo che ha visto record, prime volte e nuovi volti farsi strada sulla scena mondiale.
I record di Aryna Sabalenka
Sabalenka ha riscritto le statistiche con una serie di traguardi straordinari:
- Ha raggiunto la 100ª vittoria in un torneo del Grande Slam, diventando la seconda giocatrice dell’era Open a centrare questo traguardo in una finale (dopo Iga Swiatek a Wimbledon 2025).
- È la terza nella storia Open Era a conquistare i primi quattro Major tutti sul cemento, dopo Naomi Osaka e Kim Clijsters.
- È la prima non americana a vincere più titoli US Open battendo avversarie statunitensi sia in semifinale che in finale per due anni consecutivi (Navarro e Pegula nel 2024; Pegula e Anisimova nel 2025).
- Ha firmato la sua 50ª vittoria contro una top-10, raggiungendo quota riservata a sole quattro giocatrici ancora in attività (Venus Williams, Victoria Azarenka, Iga Swiatek e lei stessa).
- Dal 2023 al 2025 è stata protagonista di un triennio memorabile: solo Graf (1988-90) e Hingis (1997-99) erano riuscite prima di lei a raggiungere la finale sia in Australia che a New York per tre anni consecutivi.
Un percorso che conferma Sabalenka come la più dominante interprete del tennis femminile contemporaneo.
I protagonisti dello US Open 2025
Se Sabalenka è stata la regina indiscussa, il torneo ha visto altri volti scrivere pagine importanti:
- Amanda Anisimova, nonostante la sconfitta in finale, è diventata la più giovane americana a disputare la finale di Wimbledon e US Open nella stessa stagione dopo Serena e Venus Williams (2002). È stata anche la giocatrice con più vincenti (199) e più break point trasformati (33).
- Jessica Pegula ha eguagliato nomi illustri: terza americana a raggiungere semifinali consecutive allo US Open dopo i 30 anni (con Evert e Serena Williams). Inoltre, ha superato quota 100 vittorie WTA sul suolo americano negli ultimi 20 anni.
- Naomi Osaka è tornata a brillare: ha raggiunto la semifinale e ha stabilito il record di più ace nel torneo (43). È anche entrata nella storia come terza giocatrice dell’era Open a vincere le sue prime cinque sfide di quarti di finale nei Major, dopo Chris Evert e Aryna Sabalenka.
- Iga Swiatek ha scritto un altro record: a soli 24 anni è la più giovane dal 2005 (Maria Sharapova) ad aver raggiunto i quarti di finale in tutti e quattro i Major nello stesso anno.
- Karolina Muchova ha conquistato un primato singolare: con oltre 12 ore in campo, è stata la giocatrice con più tempo trascorso sui campi di Flushing Meadows in questa edizione.
- Elena Rybakina ha regalato un traguardo storico al Kazakistan, diventando la prima tennista del Paese a raggiungere gli ottavi di finale in tutti e quattro i tornei dello Slam.
- Renata Zarazua ha fatto la storia per il Messico, battendo una top-10 (prima dal 1995) e diventando la prima a farlo allo US Open nell’era Open.
Statistiche e curiosità
- Lo US Open 2025 è solo il secondo torneo dell’era Open in cui entrambe le vincitrici delle semifinali sono rimaste in partita rimontando da un set di svantaggio (dopo il 1993).
- Victoria Azarenka ha toccato quota 100 vittorie nei Major sul cemento, raggiungendo un club ristrettissimo guidato da Graf, Davenport e le sorelle Williams.
- Beatriz Haddad Maia ha riportato il tennis sudamericano nella storia dello US Open, diventando la seconda a centrare due ottavi consecutivi dopo Gabriela Sabatini.
Conclusione
Lo US Open 2025 sarà ricordato come l’edizione di Aryna Sabalenka, capace di eguagliare e superare record di icone del tennis e di consolidare il suo regno sul cemento americano. Ma è stato anche un torneo che ha visto emergere giovani stelle come Anisimova, conferme come Osaka e Swiatek, e record inediti per nazioni meno abituate ai riflettori.
Un torneo che non ha tradito le attese e che ha confermato ancora una volta la forza, la bellezza e l’imprevedibilità del tennis femminile mondiale.