Al Citi DC Open di Washington va in scena un match intrigante tra il britannico Cameron Norrie (n. 43 ATP) e l’azzurro Lorenzo Musetti, seconda testa di serie (n. 7 ATP), in un confronto che vede sul campo due stili e traiettorie molto diverse. Norrie arriva con la solita solidità da contrattaccante: rovescio schiacciato, ottima mobilità e tanta resistenza dopo aver raggiunto i quarti a Ginevra e i quarti a Wimbledon, dove ha perso con Alcaraz . Non è un duro travolgente sul cemento, ma graffia e costringe subito l’avversario a reagire.
Musetti, dal canto suo, ha fatto vedere grandi cose sulla terra nei mesi scorsi, con semifinali a Monte‑Carlo e Roland Garros e ranking che ha toccato il n. 6, pure se poi sceso al n. 7 . Dopo la parentesi sull’erba, questo è il suo primo torneo hard-court della stagione , una superficie su cui non ha ancora mostrato continuità, ma che potrebbe sorprendere con il suo gioco fluido, una delle miglior diritte del circuito e un rovescio a una mano elegante e vario.
Il testa a testa pende nettamente a favore di Musetti: 2‑0, entrambe su terra, entrambe in tre set (ultima al Roland Garros 2023) . Nessuno confronto su cemento: uno scenario completamente nuovo.
Le simulazioni di Dimers danno Musetti favorito con una probabilità del 53 % e in effetti le quote evidenziano un leggero vantaggio (‑139 contro +110 sulla lavagna americana) . Ma attenzione, Norrie resta pericoloso su questi campi (235‑118 in carriera), anche se quest’anno ha un bilancio equilibrato, 7‑8 sul duro .
Direi che ci attendiamo un match tirato: un primo set combattuto, probabilmente deciso al tie‑break, e una partenza a razzo di Musetti che dovrà gestire la freschezza di Norrie, sempre pronto a ribattere da fondo. Le scommesse che mi piacciono: Musetti in 3 set – per me ha il giusto mix di talento e ritmo per allungarla – e l’over 22.5 giochi, viste le premesse di equilibrio e qualità da fondo. Al netto dell’esperienza più spicciola di Norrie e del suo tennis pratico, oggi l’italiano può fare lo scalpo e avanzare.