Aryna Sabalenka è riuscita a evitare una clamorosa eliminazione nei quarti di finale di Wimbledon, rimontando una Laura Siegemund molto ispirata e conquistando l’accesso alla semifinale per il terzo anno consecutivo. La numero uno del mondo ha dovuto sudare parecchio: dopo aver perso il primo set ed essere andata sotto anche nel terzo, ha ribaltato la situazione imponendosi 4-6, 6-2, 6-4, al termine di una sfida durata quasi tre ore.
Finora, questa edizione non è stata una passeggiata per la bielorussa. Pur avendo chiuso i primi turni in due set, ha dovuto faticare più del previsto, andando al tie-break contro Bouzková, Raducanu e Mertens, e annullando anche un set point alla britannica. Quello con Siegemund è stato il suo primo match a tre set in questa edizione del torneo, a testimonianza di una condizione forse non al top ma compensata da grande solidità mentale.
La semifinale raggiunta è l’ennesima conferma della costanza di Sabalenka negli Slam: ha infatti centrato le semifinali in 10 delle sue ultime 11 partecipazioni, convertendone sei in finali. Wimbledon, tuttavia, resta ancora un tabù per lei: dopo le semifinali del 2021 e del 2023, punta ora con decisione a raggiungere la sua prima finale sull’erba londinese. Non ha ancora vinto un titolo su questa superficie, pur avendo disputato due finali minori in carriera: a Eastbourne nel 2018 e a Rosmalen nel 2022.
Sull’altra metà del campo, Amanda Anisimova ha centrato la sua seconda semifinale Slam in carriera, a distanza di oltre sei anni dalla prima. L’americana ha superato in due set Anastasia Pavlyuchenkova, salvando ben cinque set point nel tie-break del secondo parziale. Dopo due incontri consecutivi chiusi al terzo set, stavolta è riuscita ad accorciare i tempi, confermando il suo ottimo stato di forma.
Finalista al Queen’s Club e protagonista anche a Berlino, Anisimova si è rivelata una delle sorprese più interessanti dello swing sull’erba. A Wimbledon, ha battuto una sola testa di serie — Linda Nosková — ma è apparsa sempre molto solida nei momenti chiave. Ora l’attende la sfida più complicata: affrontare la numero uno del mondo, contro cui ha un bilancio in equilibrio (5-3), ma con tre sconfitte negli ultimi quattro scontri diretti, incluso l’ultimo a Parigi.
Sarà il quinto incrocio tra le due in uno Slam, ma il primo a questo livello: una semifinale che promette scintille, con Sabalenka a caccia del suo primo titolo su erba e Anisimova desiderosa di completare la sua rinascita con una storica finale.
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