La fortuna può cambiare il corso di una stagione in un attimo, e Jannik Sinner lo sa bene. Dopo la bruciante delusione della finale del Roland Garros, il destino gli ha restituito qualcosa a Wimbledon, dove ha potuto avanzare ai quarti grazie al ritiro di Grigor Dimitrov, in vantaggio di due set e apparentemente in controllo della partita. L’infortunio del bulgaro ha interrotto una prestazione opaca del numero uno al mondo, che era apparso sottotono e privo della consueta incisività. Sinner stesso ha riconosciuto che non si è trattato di una vittoria vera e propria, e la sua reazione a fine match – sobria e rispettosa – ne è stata la conferma.
Questo episodio, però, ha riacceso i riflettori su due aspetti chiave del gioco di Sinner: il rendimento sull’erba e la tenuta fisica. Dopo Halle, dove era stato fermato da Bublik, anche a Londra le sue certezze sono apparse fragili contro il primo vero ostacolo. La caduta durante il match con Dimitrov e il conseguente fastidio al gomito hanno sollevato dubbi ulteriori sulla sua condizione fisica, al punto che è stata prevista una risonanza per escludere lesioni. Un campanello d’allarme per un giocatore che, in passato, ha già mostrato vulnerabilità fisiche nei momenti decisivi dei tornei Slam, come proprio nella passata edizione di Wimbledon contro Medvedev.
Ora ad attenderlo c’è Ben Shelton, avversario ostico e in crescita costante. Lo statunitense arriva ai quarti dopo un solido percorso, culminato con la vittoria su Lorenzo Sonego. Anche lui ha iniziato male il torneo ma ha saputo gestire la pressione e reagire nei momenti giusti, qualità che stanno diventando il suo marchio di fabbrica. A soli 21 anni, Shelton è già alla sua quarta presenza tra i migliori otto in uno Slam: numeri importanti che raccontano il suo valore.
Il bilancio degli scontri diretti è favorevole a Sinner (5-1), ma sull’erba le distanze si accorciano. Shelton ha il servizio e la potenza per essere pericoloso su questa superficie, e le incognite legate alla condizione del numero uno del mondo potrebbero rendere la sfida più aperta del previsto. Se Sinner sarà al meglio, dovrebbe riuscire a imporsi, ma in caso contrario Shelton ha le carte per approfittarne.
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