Iga Świątek ha finalmente interrotto la sua serie nera in semifinale, centrando l’accesso alla sua prima finale da oltre un anno e, soprattutto, alla prima in carriera sull’erba. Dopo sette sconfitte consecutive in semifinale, la polacca ha dominato Jasmine Paolini con un netto 6-1 6-3, reagendo con autorità anche al momentaneo svantaggio nel secondo set. Nonostante le difficoltà incontrate nei turni precedenti contro Azarenka e Alexandrova, ha vinto ogni match senza perdere set, confermando progressi evidenti anche su una superficie che storicamente non le era favorevole.
Il traguardo arriva esattamente dove due anni fa fu costretta a ritirarsi in semifinale, sempre a Bad Homburg, e ora punta a conquistare il primo titolo dai tempi del Roland Garros 2024. La statistica gioca a suo favore: ha vinto 22 delle ultime 25 finali disputate e le ultime nove consecutivamente. L’ultima sconfitta in una partita per il titolo risale al maggio 2023, a Madrid contro Aryna Sabalenka.
A sfidarla ci sarà Jessica Pegula, protagonista di una rimonta da manuale contro Linda Nosková. La statunitense, sotto 3-5 nel secondo set, ha infilato dieci punti consecutivi per chiudere 6-7 7-5 6-1 e prendersi la rivincita sulla giovane ceca, che l’aveva battuta nettamente a Dubai. Pegula è arrivata in Germania con pochi risultati nelle gambe, ma ha saputo ritrovare il suo miglior tennis: ha eliminato in due set l’ex vincitrice Katerina Siniaková e ha superato Navarro in tre set prima della semifinale, dimostrando di essere tornata competitiva.
Per la 31enne americana sarà la seconda finale in carriera sull’erba dopo quella vinta lo scorso anno a Berlino, sempre in Germania. È reduce da un periodo non brillante, ma negli ultimi 12 mesi ha comunque disputato otto finali, vincendone quattro, inclusi i titoli ad Austin e Charleston nel 2024. Anche la sua esperienza potrebbe pesare in una sfida così equilibrata.
Nei precedenti Świątek è avanti 6-4, ma Pegula ha vinto due degli ultimi tre confronti. Entrambe sembrano in ottime condizioni fisiche nonostante l’imminente Slam londinese, e tutto lascia presagire una finale intensa e ben giocata, tra due top 10 che hanno ritrovato ritmo e fiducia proprio nel momento più cruciale della stagione.
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