Carlos Alcaraz si presenta ai quarti di finale del Roland Garros 2025 con un bilancio impressionante, ma qualche ombra sulla qualità del suo gioco. Lo spagnolo ha vinto tutte le sue quattro partite finora, ma è apparso meno brillante del solito. Ha perso un set contro Fabian Marozsan al secondo turno e ha faticato più del previsto anche contro Damir Dzumhur e Ben Shelton, dimostrando una tendenza a cali mentali e una gestione altalenante della pressione. Tuttavia, al meglio dei cinque set e sulla terra battuta, resta un avversario durissimo da battere, e nessuno è ancora riuscito a metterlo davvero alle corde.
Il suo 2025 su questa superficie è straordinario: 19 vittorie e una sola sconfitta, un ruolino che lo ha visto trionfare a Monte Carlo e Roma e chiudere da finalista a Barcellona. La sua crescita continua è testimoniata anche dalla striscia aperta di 11 vittorie al Roland Garros, culminata nel titolo conquistato l’anno scorso. Con 21 successi nelle ultime 23 partite giocate a Parigi (le uniche sconfitte sono arrivate per mano di Djokovic), Alcaraz è ormai un punto di riferimento assoluto sul rosso. Insegue il suo secondo titolo consecutivo nello Slam francese, eguagliando in parte quanto fatto da Nadal e Agassi, unici altri giocatori capaci di raggiungere quattro quarti di finale a Parigi prima dei 23 anni.
Dall’altra parte, Tommy Paul ha superato l’ottavo di finale con una prestazione autorevole contro Alexei Popyrin, lasciando l’impressione di essere più in forma del previsto dopo due battaglie da oltre dieci ore nei turni precedenti. Il suo percorso resta comunque sorprendente, dato che era reduce da settimane difficili sul piano fisico e da risultati incostanti. Il successo netto su Popyrin (6-3, 6-3, 6-3) rappresenta uno dei momenti migliori della sua carriera sul rosso.
Il numero 12 del mondo, tornato nella top 10 con questo risultato, dovrà però alzare sensibilmente il livello per avere chance contro Alcaraz. Nel 2025 ha battuto un solo top 10, e in quattro delle altre cinque occasioni è uscito con sconfitte nette. Anche se l’impresa sembra fuori portata, Paul può già celebrare un traguardo importante: è il primo americano nei quarti di finale del Roland Garros dopo Andre Agassi nel 2003.
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