Lorenzo Musetti si presenta agli ottavi di finale del Roland Garros con un rendimento sulla terra battuta che non ha precedenti nella sua giovane carriera. Dopo aver superato senza troppi problemi Yannick Hanfmann e Daniel Elahi Galán Riveros, il primo vero test è arrivato contro Mariano Navone, uno dei terraioli più temibili del circuito. Perso il primo set, Musetti ha saputo reagire con autorità, vincendo i successivi tre in modo netto e mostrando maturità tattica e resistenza mentale.
Il classe 2002 ha collezionato 17 vittorie nelle ultime 20 partite su terra, raggiungendo almeno la semifinale in tutti i tornei principali a cui ha preso parte nella stagione europea su questa superficie. Numeri che, uniti alla solidità mentale dimostrata nelle ultime settimane, lo rendono uno dei nomi più caldi del torneo. Tuttavia, l’ostacolo degli ottavi al Roland Garros si è sempre rivelato fatale per lui: due eliminazioni su due, entrambe contro top 10. E anche nelle recenti uscite in tornei importanti, la musica non è cambiata: le sue sconfitte sono arrivate sempre per mano di avversari tra i primi dieci al mondo.
Dall’altra parte della rete, Holger Rune arriva a questo appuntamento dopo una fase di calo, sia in termini fisici che di risultati. Il danese ha lasciato per strada un set in ciascuno dei primi tre turni e ha mostrato discontinuità contro avversari sulla carta ampiamente alla sua portata. I fastidi fisici che lo tormentano da mesi sembrano ancora condizionarne la prestazione, e il suo tennis, brillante quando espresso al meglio, sta mancando di fluidità e aggressività.
Rune resta però un giocatore con un curriculum importante, capace di spingersi fino ai quarti a Parigi per due anni consecutivi e già vincitore in carriera di tornei di spessore come Barcellona. Nei precedenti contro Musetti è avanti 2-0 e non ha mai concesso un set, sebbene i due non si siano mai affrontati sulla terra.
Il match promette equilibrio, ma sarà decisiva la condizione del danese. Se Rune dovesse continuare a faticare come nei primi turni, Musetti potrebbe finalmente rompere la maledizione degli ottavi di finale a Parigi. Altrimenti, l’esperienza del nativo di Gentofte potrebbe fare la differenza in una partita che ha il sapore di un quarto di finale anticipato.
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