Alexander Zverev si presenta all’ATP di Amburgo con un atteggiamento che lascia più di un interrogativo sulle sue reali motivazioni. Il tedesco ha infatti apertamente criticato lo spostamento del torneo da luglio a maggio, definendolo inadeguato per chi ambisce a un risultato importante al Roland Garros. Una posizione netta, che potrebbe riflettersi anche nel suo approccio agonistico: la sensazione è che non sia disposto a investire troppo in termini fisici, soprattutto a ridosso dello Slam parigino.
Nonostante questo contesto, Zverev ha bisogno come l’aria di ritrovare ritmo e fiducia. L’avvio di stagione è stato al di sotto delle aspettative, con poche prestazioni convincenti e una sola settimana da incorniciare: il titolo vinto in Baviera. Quella parentesi avrebbe dovuto rappresentare il punto di svolta, ma a Madrid è uscito presto e a Roma, dove difendeva il titolo, si è fermato ai quarti. L’ennesima occasione sprecata per ritrovare lo smalto dei giorni migliori. Ad Amburgo ha già vinto in passato e conosce bene le dinamiche del torneo, ma il ricordo dell’ultima edizione non è incoraggiante: nel 2023 perse in finale contro Arthur Fils, nonostante l’avversario fosse fortemente limitato dai crampi. Una sconfitta che ha lasciato il segno.
Sulla sua strada si presenta Aleksandar Kovacevic, al debutto nel main draw di Amburgo e reduce da due vittorie nelle qualificazioni che hanno interrotto una striscia negativa di cinque sconfitte consecutive. Lo statunitense non ha grandi risultati sulla terra battuta europea, ma a Montpellier, lo scorso febbraio, ha messo a segno la miglior prestazione della carriera battendo Andrey Rublev – all’epoca testa di serie n.1 – senza concedere un set.
Per Kovacevic sarà un banco di prova importante, ma senza reali pressioni. Di fronte ha un avversario sulla carta superiore ma che vive un momento complicato e potenzialmente vulnerabile, soprattutto sul piano mentale. Se Zverev scenderà in campo con l’atteggiamento di chi vuole solo testarsi in vista del Roland Garros, lo statunitense potrebbe approfittarne per rendere l’incontro più equilibrato del previsto. Tutto dipenderà dalla voglia – o dalla mancanza di essa – del tedesco.
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