Il monday night della 36ª giornata offre una doppia sfida dal forte impatto sulla classifica, e se Atalanta–Roma attira l’attenzione per i riflessi europei, Venezia–Fiorentina ha tutte le caratteristiche del crocevia salvezza. I lagunari di Di Francesco sono con le spalle al muro: penultimi e a rischio retrocessione già da questo turno, hanno bisogno di una vittoria per tenere viva la fiammella della speranza, soprattutto se Lecce ed Empoli dovessero steccare.
La Fiorentina arriva all’appuntamento reduce da una dolorosa eliminazione in semifinale di Conference League, che ha chiuso di fatto uno dei principali obiettivi stagionali. Per i viola resta però da centrare un piazzamento europeo anche in Serie A, possibilmente migliorando l’attuale posizione per provare a rientrare nell’orbita Europa League. I punti servono e la trasferta in Laguna non è da sottovalutare, vista la disperazione dei padroni di casa.
Il Venezia, che ha ottenuto pareggi incoraggianti contro Lazio e Atalanta nelle recenti sfide al Penzo, sa bene che stavolta servirà qualcosa in più. Il pareggio col Torino ha lasciato un po’ di amaro in bocca, soprattutto dopo essere andati in vantaggio, ma ha confermato che la squadra sa essere competitiva. Per questa sfida Di Francesco valuta qualche cambio in avanti: Yeboah e Gytkjaer sono i candidati principali per una maglia da titolare, con Oristanio e Fila pronti a subentrare.
La Fiorentina, dal canto suo, dovrà fare i conti con le scorie fisiche e mentali del doppio confronto europeo. L’assenza probabile di Kean (problema muscolare) dovrebbe aprire spazio a Beltran nel tridente, mentre in mediana Cataldi non è al meglio e Palladino potrebbe schierare Adli in cabina di regia affiancato da Mandragora e Fagioli. In difesa, invece, Dodò è completamente ristabilito e pronto a riprendersi la fascia destra.
Attenzione alla statistica che riguarda Kean: l’attaccante viola è a secco da due partite e, in caso di forfait, potrebbe chiudere il suo momento più lungo senza partecipare ad almeno un gol da quando veste la maglia gigliata. Per il Venezia, invece, non ci sono margini d’errore: solo una vittoria può evitare una sentenza anticipata.
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