La Fiorentina non è riuscita a sbloccare il risultato nell’ultima giornata contro il Parma, portando a casa uno 0-0 che complica la rincorsa a un piazzamento europeo tramite il campionato. Attualmente fuori dalle prime sei, la squadra di Palladino non ha molte alternative: o risale in classifica nelle ultime giornate, o punta tutto sulla Conference League. In questo senso, il successo esterno per 2-1 contro il Celje nell’andata dei quarti rappresenta un passo importante, anche perché tiene viva la speranza di tornare in Europa passando da una competizione che negli ultimi due anni ha visto la Viola fermarsi a un passo dal trofeo.
Il cammino europeo della Fiorentina è stato fin qui netto: undici su undici i turni superati nel formato andata e ritorno di Conference League, e l’accesso alle semifinali sarebbe il dodicesimo. Le condizioni per riuscirci ci sono tutte, visto che al Franchi la squadra ha sempre risposto presente in questa edizione: quattro vittorie su quattro nel girone, almeno due gol segnati ogni volta. Se si considerano anche le altre competizioni, le vittorie interne sono sei su otto nelle ultime uscite, e il Franchi continua a essere un fattore.
Il Celje però ha ancora qualche carta da giocare. La squadra slovena, che per la prima volta si affaccia a un quarto di finale europeo, ha accorciato le distanze nella gara di andata grazie a un rigore e si presenta a Firenze consapevole di avere poco da perdere. In campionato è reduce da una vittoria contro il Mura, e il suo rendimento internazionale è stato sorprendente, avendo eliminato sia l’APOEL che il Lugano dopo i tiri dal dischetto. I rigori, appunto, potrebbero essere un’arma a disposizione anche stavolta, anche se servirà almeno una rete per arrivarci.
Il problema principale riguarda però le trasferte: sei sconfitte nelle ultime sette gare esterne in Conference League nei 90 minuti raccontano di una squadra che fatica parecchio lontano da casa. In un contesto come quello di Firenze, in uno stadio dove la Fiorentina raramente sbaglia serate europee, l’impresa per il Celje resta decisamente complicata.
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