La luna di miele tra Óscar Villegas e la Bolivia sembra già un ricordo lontano. Dopo un esordio brillante con tre vittorie consecutive alla guida della nazionale, il tecnico si è scontrato con la dura realtà del calcio sudamericano, incassando tre sconfitte e un pareggio nelle successive quattro gare. Il dato più allarmante riguarda la tenuta difensiva: ben 15 i gol incassati in questo arco di tempo, che hanno reso la Bolivia la peggior difesa del girone CONMEBOL con 30 reti subite in 13 giornate.
La sconfitta per 3-1 in casa del Perù ha ulteriormente aggravato la situazione, facendo scivolare i Verdi al 7º posto, l’ultima posizione utile per accedere quantomeno al playoff intercontinentale. L’impresa però sembra sempre più complicata, anche se il rendimento interno può offrire una speranza: la Bolivia è imbattuta da cinque partite casalinghe consecutive (4 vittorie, 1 pareggio), un dato che diventa particolarmente significativo considerando le difficoltà storiche delle avversarie ad adattarsi all’altura di La Paz.
A rovinare i piani di Villegas potrebbe però pensarci l’Uruguay, un avversario storicamente scomodo. La Celeste ha perso solo due volte contro la Bolivia negli ultimi 17 confronti (12 vittorie, 3 pareggi), e cercherà riscatto immediato dopo la sconfitta per 1-0 rimediata nello scorso turno contro l’Argentina. Quel KO ha acceso qualche campanello d’allarme per Marcelo Bielsa, che deve anche fronteggiare una striscia tutt’altro che entusiasmante: una sola vittoria nelle ultime otto partite, accompagnata da ben cinque pareggi e due sconfitte.
Un altro elemento da non sottovalutare è il rendimento esterno: l’Uruguay non vince lontano dai confini nazionali nei tempi regolamentari da luglio 2024 (4 pareggi, 2 sconfitte), un dettaglio che potrebbe pesare anche sul piano psicologico. Tuttavia, la forza dell’organico celeste resta evidente, e il quarto posto attualmente occupato in classifica è un segnale chiaro della competitività della squadra, che viaggia comunque verso una qualificazione tranquilla al prossimo Mondiale.
Al contrario, per la Bolivia ogni partita è ormai da dentro o fuori. Se il fattore casalingo potrà ancora dire la sua, la sfida contro l’Uruguay diventa un banco di prova durissimo. E con la peggior difesa del girone di fronte a una squadra che vanta individualità di prim’ordine, servirà un’impresa per restare aggrappati al sogno playoff.
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