Napoli-Fiorentina è uno dei match più attesi della 28ª giornata di Serie A, insieme a Juventus-Atalanta in programma in serata. Con il campionato che entra nella sua fase decisiva, ogni punto diventa fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi stagionali. Allo Stadio Maradona si affrontano la seconda e la settima forza del torneo in una sfida che si preannuncia intensa e combattuta.
Entrambe le squadre non attraversano un momento brillante e sono reduci da prestazioni deludenti, motivo per cui questa partita assume ancora più importanza. Il Napoli, che fino a fine gennaio sembrava avere le carte in regola per contendersi lo Scudetto, ha smarrito la sua brillantezza nelle ultime settimane. L’ultima vittoria in campionato risale al 25 gennaio contro la Juventus, ma da allora sono arrivati solo pareggi e sconfitte, permettendo all’Inter di effettuare il sorpasso in vetta alla classifica. Una serie di risultati negativi che ha inevitabilmente creato malumore nell’ambiente, aumentando la pressione sulla squadra di Conte.
Il tecnico confermerà il 3-5-2 e gran parte dell’undici titolare, con Rrahmani, Buongiorno e capitan Di Lorenzo a comporre la linea difensiva davanti a Meret. In mezzo al campo Lobotka sarà il faro della manovra, con Gilmour favorito su Billing per affiancare McTominay. Sugli esterni spazio a Politano e Olivera, mentre in attacco Raspadori affiancherà Lukaku, chiamato a trascinare i partenopei dopo le recenti prestazioni opache.
Dall’altra parte la Fiorentina è reduce da un pesante 4-1 subito in Conference League contro il Panathinaikos, un risultato che ha ulteriormente evidenziato le difficoltà della squadra di Palladino. Dopo un inizio di stagione molto positivo, i viola sono calati drasticamente, mostrando limiti sia a livello di continuità che di tenuta mentale. Il successo per 1-0 contro il Lecce nell’ultimo turno di campionato ha portato tre punti importanti, ma la prestazione non ha convinto del tutto.
Anche Palladino si affiderà al 3-5-2, con diverse assenze pesanti da gestire. Cataldi e Folorunsho non saranno della partita, mentre Pongracic è in dubbio e potrebbe lasciare spazio a Comuzzo in difesa accanto a Pablo Marí. Ndour sarà il sostituto di Folorunsho in mezzo al campo, mentre in attacco Kean, recuperato, sarà affiancato da Beltrán. Panchina probabile per Fagioli e Gudmundsson, con l’ex Juventus che potrebbe subentrare a gara in corso per dare maggiore qualità alla manovra.
La Fiorentina arriva al Maradona con il peso della sconfitta in Conference League e un dispendio di energie che potrebbe farsi sentire, mentre il Napoli deve fare i conti con le assenze di Neres e Anguissa. In un match così delicato, la chiave potrebbe essere proprio la gestione delle energie e della pressione, con entrambe le squadre chiamate a ritrovare fiducia e punti per non compromettere i rispettivi obiettivi stagionali.
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