La Polonia, dopo l’umiliante sconfitta per 5-1 contro il Portogallo, si trova a lottare per evitare la retrocessione dalla Lega A della UEFA Nations League. Con i quarti di finale ormai irraggiungibili, l’unico obiettivo rimasto per i polacchi è garantirsi un posto nei play-off per mantenere la categoria. Per farlo, sarà sufficiente non perdere contro la Scozia, ma la sfida non si presenta affatto semplice.
Senza la guida di Robert Lewandowski, ancora assente, la Polonia ha faticato enormemente nelle ultime partite casalinghe di NL, perdendone sei su dieci e mostrando vulnerabilità difensive, con nessuna porta inviolata nelle ultime sei gare di questo tipo. Tuttavia, la storia dei precedenti contro la Scozia è incoraggiante, con una sola sconfitta negli ultimi 11 scontri diretti (4 vittorie, 6 pareggi), e i padroni di casa faranno leva su questa tradizione favorevole per mantenersi in Lega A.
La Scozia, dal canto suo, ha finalmente interrotto una serie di otto partite senza vittorie grazie all’1-0 contro la Croazia, favorita da un’espulsione degli avversari. Tuttavia, quella vittoria rappresenta un’eccezione in una sequenza disastrosa che conta una sola vittoria nelle ultime 16 partite, ottenuta contro un avversario modesto come Gibilterra. Nonostante ciò, gli scozzesi hanno ancora una piccola possibilità di accedere ai quarti di finale, ma per farlo devono vincere a Varsavia e sperare in un contemporaneo successo del Portogallo sulla Croazia.
Le trasferte non sorridono alla squadra di Steve Clarke, che ha perso cinque delle ultime sette partite giocate fuori casa in UNL. L’ultima vittoria in Polonia risale al 2014, ma replicare quel risultato sembra un’impresa complicata. Se la Scozia non riuscirà a battere la Polonia, il ritorno in Lega B sarà inevitabile, consolidando ulteriormente il loro status di sfavoriti.
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