La Croazia, finalista della scorsa UEFA Nations League, si trova a un bivio cruciale in questa edizione. La sconfitta per 1-0 subita venerdì contro una sorprendente Scozia non solo le ha tolto ogni possibilità di chiudere al primo posto il Gruppo A1, ma ha anche messo a rischio il suo accesso ai quarti di finale. Ora, contro un Portogallo in forma, i croati devono almeno pareggiare per essere sicuri di evitare il terzo posto, che li costringerebbe a un play-off per non retrocedere.
La solidità casalinga offre una ragione per sperare. Dal 2019, la Croazia ha perso solo due partite sul proprio terreno in 16 incontri (10 vittorie, 4 pareggi), mostrando grande resilienza. Nonostante questo, Zlatko Dalić dovrà gestire al meglio una squadra che raramente accusa due sconfitte consecutive, circostanza verificatasi solo una volta negli ultimi due anni.
Il Portogallo arriva a questa sfida con il morale altissimo dopo il netto 5-1 rifilato alla Polonia. Capolista del girone e già qualificato per i quarti, la squadra guidata da Roberto Martínez sembra determinata a chiudere imbattuta questa fase. L’unico precedente recente tra le due squadre risale alla gara d’andata, vinta dagli iberici per 2-1, una delle sette vittorie nei nove scontri diretti contro i croati.
Gli ospiti hanno costruito la loro forza anche nelle trasferte di Nations League, dove hanno perso una sola volta in dieci partite, con cinque vittorie e quattro pareggi. L’ultima visita in Croazia, nel 2020, ha visto il Portogallo prevalere con un emozionante 3-2, e con un attacco che ha segnato 12 gol nelle ultime cinque partite, i lusitani sembrano pronti a replicare quel successo.
Nonostante la posta in palio sia più alta per la Croazia, il Portogallo parte favorito, forte di una qualità e continuità che potrebbero spezzare le speranze dei padroni di casa di avanzare senza rischi.
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