Coppa Italia, Atalanta – Juve: una finale ricca di significati

L’Atalanta e la Juventus vivono momenti diversi ma con una sete di vittoria altrettanto intensa. La Dea sogna di conquistare un trofeo che manca da sessantuno anni, un obiettivo che sarebbe il meritato riconoscimento per il lungo e straordinario percorso intrapreso sotto la guida di Gian Piero Gasperini dal 2016. In soli sette giorni, avranno l’opportunità di alzare due trofei, essendo giunti anche in finale dell’Europa League contro il Bayer Leverkusen.

Dall’altra parte c’è la Juventus, desiderosa di porre fine a un periodo di astinenza dai successi durato tre anni, una situazione insolita per la squadra bianconera. L’ultimo trofeo sollevato dai bianconeri è stato la Coppa Italia 2020-21, vinta contro l’Atalanta con un gol di Federico Chiesa. Quella fu l’ultima partita della Juventus con Andrea Pirlo in panchina e con Cristiano Ronaldo in campo.

Per il tecnico livornese, la coppa potrebbe rappresentare un modo positivo per concludere un triennio segnato da delusioni, sebbene detenga già quattro coppe nazionali. Poi, probabilmente, farà le valigie, anche in caso di vittoria. Allegri sta affrontando un girone di ritorno estremamente deludente, con la squadra incapace di ottenere risultati significativi e solide vittorie.

Il pareggio contro la Salernitana ha permesso alla Juventus di qualificarsi per la Champions League con due turni d’anticipo, grazie anche alla contemporanea vittoria dell’Atalanta sulla Roma. Per i bergamaschi, è un periodo davvero magico, con sei vittorie nelle ultime sette partite. Gasperini ha ottenuto una vittoria cruciale contro la Roma, conquistando il quinto posto e ora puntando anche alla qualificazione in Champions League, rendendo questa stagione un autentico capolavoro.

Nella sfida all’Olimpico, Gasperini dovrà fare a meno di Scamacca, squalificato dopo il giallo ricevuto contro la Fiorentina. Sarà sostituito da Lookman, supportato da De Ketelaere e Koopmeiners. Anche per la Juventus, l’assenza di Locatelli sarà un problema, con Nicolussi Caviglia o Miretti pronti a prendere il suo posto in regia.

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