È giunta in queste ore la notizia che il mondo della Formula 1 aspettava da giorni: la FIA ha finalmente rilasciato il comunicato tanto atteso circa le irregolarità commesse dalla Red Bull sul tema del budget cap.
La scuderia di Horner, dopo tante ipotesi e polemiche, è stata sanzionata con una multa di 7 milioni di dollari e una detrazione del 10% dei test in galleria del vento e nelle simulazioni al computer.
La Federazione ha riconosciuto la buonafede nel comportamento della scuderia, che ha cooperato con gli ispettori fornendo prove ed informazioni in modo tempestivo.
Secondo la FIA, la Red Bull avrebbe sforato il budget cap dello 0,37%.
Sono stati molti gli appassionati e gli esperti che hanno accusato la Federazione di essere stata troppo clemente nei confronti del team di Horner. Tra questi spicca il nome di Andreas Seidl, team principal della McLaren.
Tra coloro che hanno espresso la propria opinione sulla questione Red Bull, c’è Toto Wolff, che è stato decisamente più moderato del collega della scuderia arancione.
Totalmente diversa è l’opinione di Laurent Mekies, direttore sportivo della Ferrari.
Con queste parole il ferrarista ha commentato la questione che vede protagonista la scuderia di Verstappen.
Il team principal della Red Bull, Christian Horner, continua a sostenere che la percentuale in eccesso rispetto alla somma consentita dalla federazione sia stata utilizzata per il servizio catering.
Questa affermazione ha indignato esperti e tifosi, che ritengono ridicole le dichiarazioni del team principal.
Sanzionate le irregolarità della stagione 2021, si attendono investigazioni ed eventuali provvedimenti per la stagione in corso.
Horner, in un’intervista rilasciata a Motorsport.com, ha dichiarato di non poter garantire al 100% di non aver superato il limite massimo anche nella stagione 2022.
Con un processo appena superato e delle sanzioni a carico, la Red Bull potrebbe tornare al centro delle polemiche nel paddock e non solo…