La settimana era stata intensa, e il giorno della partita non è stato da meno. Stefano Pioli ha visto e vissuto parecchie cose nell’incrocio con il Monza. Ha visto la sua squadra segnare quattro gol come non succedeva ad agosto, ha visto uno dei suoi trequartisti disegnare calcio e gol, l’ha purtroppo visto anche arrendersi a un problema muscolare, ha visto la prima rete rossonera di Origi proprio nel giorno del debutto, e ha vissuto un tempo intero ordinando una vera difesa a tre. Di tutto, di più e – a parte l’apprensione per le condizioni di salute di Diaz, e qualche solita sbavatura difensiva di troppo – decisamente di gradimento. Comprese le rotazioni che aveva in mente a sole 72 ore dall’incrocio cruciale di Zagabria in Champions. Dove i passi falsi sono severamente vietati.
FIDUCIA
“Abbiamo rischiato poco e costruito molto – racconta Pioli a fine gara –. Tutte cose molto positive, l’atteggiamento mi è piaciuto, anche se poi succede qualcosa nella gestione che non ci permette di controllare meglio la partita. I gol subiti sono dovuti a qualche disattenzione, oggi alla qualità di Ranocchia. L’importante è segnarne tanti. Il turnover? I miei giocatori sanno che ho tanta fiducia e tanti titolari. Se non avessi avuto problemi con gli infortuni avrei fatto molte più rotazioni: ho la fortuna di avere una squadra forte. Ho messo in campo una squadra forte, in panchina c’erano altri giocatori forti e anche martedì sarà così”.
fonte: Gazzetta dello Sport