⭐️Un sogno che si avvera: Walid Cheddira è stato convocato dalla nazionale del Marocco per le amichevoli in programma il 23 e il 27 settembre a Barcellona contro Cile e Paraguay in vista dei prossimi mondiali di calcio in Qatar. ☝🏻Il neo ct dei “Leoni dell’Atlante”, Hoalid Regragui, lo ha fatto seguire in questo avvio di stagione nel quale l’attaccante, nato a Loreto, ha realizzato 9 gol in 7 partite (conditi da due assist e un calcio di rigore conquistato) tra campionato e Coppa Italia. Nessuno da inizio stagione, ha segnato più di Walid in gare ufficiali nel calcio professionistico italiano. 🥁Attualmente viaggia con una media di un gol ogni 67 minuti che valgono il titolo di capocannoniere della Serie B con 4 gol insieme a Gondo dell’Ascoli e La Mangia della Spal. Oltre a Cheddira, il Marocco, ha chiamato gli attaccanti Ziyech del Chelsea, Boufal dell’akers, l’ex Barcellona Munir El Haddadi e El Kaabi dell’Hatayspor💡.
🎙”Un sogno, un onore, una gioia immensa“, ha scritto Walid sul suo profilo Instagram dopo la convocazione con la maglia del Marocco, paese di origine dei suoi genitori.
🎙”Per me è una soddisfazione enorme“, dice Andrea Tosoni, presidente della Sangiustese, 🧢che lo ha scoperto e lanciato nel calcio professionistico. Walid aveva delle grosse potenzialità, una grande forza e adesso è anche più rapido”. Con la maglia rossoblu ha messo a segno 20 gol in due stagioni. Il Parma di Daniele Faggiano lo vide e gli propose un contratto di cinque anni. 🏁Walid spiccò il volo in Serie A, la strada però era ancora in salita: la formazione emiliana lo cedette in prestito prima all’Arezzo, poi al Lecco e al Mantova, infine il Bari di Luigi De Laurentis dove Cheddira esplose definitivamente. ‼️Qualcuno aveva pensato a lui per la nazionale di Roberto Mancini, ma la chiamata del Marocco ha sbaragliato la concorrenza.
Tosoni conclude l’intervista con una dichiarazione che ha l’aria di un vero e proprio appello: 🎙”Nei campionati minori ci sono tanti bravi giocatori, bisogna saperli cercare, farli crescere. Le ragioni per le quali non emergono possono essere le più disparate, a volte capita che alcuni ragazzi abbiano bisogno di lavorare per mantenersi e non possano dedicarsi al calcio”.
Fonte: CRONACHEANCONA.IT