‼️Non non si era mai visto. La Nazionale italiana di nuoto non ha vinto, ma ha stravinto gli Europei di Roma. 👉🏻Al netto delle assenze di Russia e Bielorussa e di alcune selezioni incomplete in casa britannica e francese, la squadra del Bel Paese ha colpito per quantità e qualità.
In ogni giornata di gara, 🇮🇹gli azzurri hanno ottenuto almeno una vittoria: il settore maschile ha raccolto otto ori e venti medaglie nel totale, 🪁salendo sul podio in sedici delle venti gare in programma; 📣nel settore femminile i titoli sono stati cinque e le medaglie tredici nel totale con almeno una presenza sul podio in undici competizioni.
I 13 ori e i 35 podi sono primati scolpiti nella pietra, 📌ma quello che ha lasciato di stucco non sono stati i successi in serie di chi ai Mondiali aveva fatto benissimo (Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi su tutti), 🎗quanto l’apporto delle “seconde linee”.
Prendere atto di un Leonardo Deplano argento nei 50 stile libero, 🆙di un Federico Poggio argento nei 100 rana, con personali sbriciolati, per non parlare di Chiara Tarantino quarta nei 100 stile libero con un personal best abbassato 🔎di quasi un secondo, sono solo alcuni degli esempi che vengono in mente.
In sostanza, si è creata una mentalità vincente ✌🏻e un gruppo in cui le prestazioni dell’uno danno motivazioni all’altro. Quante volte in questi giorni abbiamo sentito nelle interviste post gara: “La sua prestazione mi ha dato la carica per esprimere il 100%“.💪🏻 I numeri e le statistiche danno un quadro preciso della situazione, ma per capire i motivi di questo circolo virtuoso del nuoto italiano è necessario andare indietro.
Ai più attenti non sarà sfuggito 👀che la Nazionale italiana dai Mondiali 2017 di Budapest ha aggiornato con costanza il primato di podi in Europei e Mondiali, raggiungendo vette incredibili in questo 2022 a livello iridato e continentale.
💥I motivi sono molti e per fare una sintesi, si può parlare delle migliori interazioni tra i centri federale e una visione dell’allenamento diversa, 🎯in costante aggiornamento, con tecnici molto ben preparati a supporto degli atleti. In secondo luogo,🏊🏻♂️ i nuotatori si sono prestati maggiormente a gareggiare negli eventi internazionali, extra Europei e Mondiali, per abituarsi al confronto con avversari di alto livello🎖.
Lo diceva anche il compianto Alberto Castagnetti: 🥁un conto è fare certi tempi nei campionati italiani e un altro è farlo al di fuori della propria confort zone. E quindi non sorprende questo cambio di rotta che anche le Olimpiadi di Tokyo si è confermato con il record eguagliato di medaglie vinte a Sydney e il primato di atleti qualificati in Finale. In questo contesto, non può che confortare che agli ultimi 🏆Europei giovanili a Otopeni (Romania), i nostri portacolori abbiano ottenuto il primato nella classifica per nazioni, a cui vanno aggiunti 77 personal best e 14 medaglie.
In sostanza, non ci si vuol fermare di certo per arrivare pronti alle Olimpiadi di Parigi 2024🍀 e ci si augura che a supporto di questo gruppo straordinario vi sia un’evoluzione dal punto di vista strutturale/impiantistico all’altezza della situazione. ⛳️Allo stato attuale delle cose, infatti, è necessario aumentare il numero di piscine per rispondere all’aumento della “domanda” che si è venuta a creare. 🙌🏻La voglia di fare nuoto è cresciuta in tutta Italia e “l’offerta” deve essere all’altezza.
Fonte: OA SPORT