❌Le speranze di Geraint Thomas di vincere questo Tour de France, sono svanite nei Pirenei sotto il ritmo infernale stabilito dai rivali Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar🔥. Ma in un giorno in cui il danese e lo sloveno, hanno guidato così velocemente, da far sembrare i loro colleghi ☝🏻dei semplici pedoni, il pilota gallese, ha lottato duramente per ✅consolidare il suo terzo posto assoluto e con una tappa di montagna ancora da correre, può iniziare a pensare al podio🎗. “Non mi sentivo molto leggero oggi sui pedali rispetto alle prime tappe”, ha detto Thomas. “Non mi sentivo al top oggi, ma c’ero”.
Il campione 2018 ha ammesso che,⚙️ invece di rischiare di perdere il terzo posto inseguendo gli implacabili Vingegaard (Jumbo-Visma) e Pogacar (UAE Emirates), ha percorso per sé gli ultimi estenuanti chilometri: 🎙“Ho chiamato per aspettare il gruppo dietro, piuttosto che provare a lottare, andare in rosso per tornare in quel gruppo, ma magari rischiare di saltare in aria e perdere ancora più tempo. Ho risparmiato un po’ le gambe e poi sono stato in grado di guidare a un ritmo solido fino al traguardo”.
Davanti a lui, sulle pendenze del 16% fino al traguardo,🥊 Pogacar e Vingegaard hanno duellato per la vittoria di tappa, con il doppio vincitore del Tour che ha superato il leader della corsa, ‼️senza però riuscire a guadagnare il tempo necessario. Thomas, tagliando il traguardo due minuti dopo, ha concluso meglio degli altri e ha conservato il suo terzo posto.
Anche con una squadra esaurita,💪🏻 Pogacar ha comunque messo Vingegaard sotto forte pressione. Il suo tentativo di detronizzare il rivale danese, è iniziato sul serio sulla penultima salita, il Col de Val-Louron Azet, dove il suo compagno di squadra americano⭐️ Brandon McNulty, ha stabilito un ritmo da record.
⛔️Pogacar ha perso quattro dei suoi otto compagni di squadra, 🙌🏻inclusi gli specialisti dell’alpinismo George Bennett, Marc Soler e ora Rafal Majka, che non è riuscito a iniziare la 17esima tappa, a causa di un infortunio🚑. Nonostante ciò, ha potuto contare su McNulty e Mikkel Bjerg, corridore più noto per i suoi risultati nelle cronometro, 🏔che per la sua scalata in montagna.
“Mikkel ha guidato come uno scalatore oggi”, ha detto Pogacar. “Ha stabilito un ritmo così buono sulle salite, è stato incredibile. Mi sentivo così bene con quel ritmo, mi sentivo sicuro e so che anche lui si sentiva sicuro”.
Pogacar ora, ha una tappa di montagna rimasta,👉🏻 quella di oggi nella località di montagna di Hautacam, per recuperare più tempo possibile. Se non riuscirà a farlo, tutto si giocherà nell’ultima cronometro di 40 chilometri di sabato, 📍proprio come accadde nel 2020, quando ha usurpato il compagno di squadra di Vingegaard Primoz Roglic, 🏆per vincere il suo primo Tour.
Con il divario tra loro così com’è, sembra che ci siano poche possibilità che un fulmine colpisca due volte,🦁 anche se Vingegaard sa che non può rilassarsi. “Giovedì c’è un’altra possibilità”, ha detto Pogacar dell’ultima tappa di montagna, “anche se sono contento di quello che abbiamo fatto oggi. Sono ancora ottimista e domani sarà un’altra giornata difficile, ma ci riproveremo”.
Fonte: THEGUARDIAN.COM