Tre set senza gara ne suspance per Nole Djokovic su Cameron Norrie . Il campione serbo giocherà questa domenica la finale n.8, avendo perso soltanto quella del 2013 con Andy Murray.
Ci si aspetta una bella finale fra Djokovic e Kyrgios. Forse dipende più da Kyrgios che non aveva mai giocato una semifinale Slam – e non l’ha giocata neppure questa volta grazie al forfait di Nadal .
L’esperienza del serbo a questi livelli potrebbe giocare leggermente a suo favore, ma al tempo stesso l’Australiano non sembra patire molto la pressione , sicuro del suo gioco, della sua attitudine , è un giocatore completo.
La sua azione al servizio è fluida e veloce, si mette in una buona posizione per essere aggressivo ma anche per restare dietro. Saper leggere il suo servizio è complicato, sarà importante l’aspetto mentale, chi saprà stare più solido e calmo nei momenti decisivi.
Non tutti gli inglesi amano Kyrgios, la sua maleducazione, il suo continuo chiacchierare, spesso provocatorio per disturbare volutamente l’avversario, forse potrebbe attrarre il tifo di coloro che amerebbero l’exploit a sorpresa del tennista comunque spettacolare e talentuoso, piuttosto che applaudire il settimo trionfo di Nole.
Novak Djokovic opposto a un’eterna promessa, fermato fino a oggi da enormi problemi caratteriali. Gli atti finali di Wimbledon sono serviti. Oggi, sabato 9 luglio alle 15 ora italiana, toccherà alle protagoniste del singolare femminile, la tunisina Ons Jabeur contro la kazaka Elena Rybakina (ma nata in Russia). Domani, domenica 10 luglio, sempre alle 15 di Roma, gli uomini.
Per le due donne e il talentuoso “canguro” che pare aver messo finalmente la testa a posto, si tratta di una prima assoluta in una finale dello Slam. Djokovic, invece, è un habitué: con questa è arrivata alla 32esima. Ha superato il mito Federer, fissando un record molto probabilmente difficilissimo da superare.