Sul circuito dello Spielberg torna la Sprint Race del sabato, 100 km per definire la griglia di partenza. La Red Bull parte indubbiamente con i favori del pronostico per l’efficienza alle alte velocità della RB18, ma in casa Ferrari pensare ad un risultato diverso da una vittoria è improbabile.
I punti in palio nel Gp d’Austria sono più dei 25 assegnati al vincitore della domenica. Una buona occasione soprattutto per la Ferrari, che deve sfruttare al massimo la quaterna di gare del mese di luglio per accorciare le distanze e ripresentarsi, dopo la pausa estiva, pronta per un grande finale di stagione, specie con Charles Leclerc.
l breve tracciato austriaco di appena 4.318 metri prevede sette curve a destra e tre a sinistra. Una pista molto veloce soprattutto nei primi due settori, dove la Red Bull mostrerà la sua efficienza aerodinamica e lo sfruttamento del DRS. A Silverstone la RB18 è progredita parecchio anche nelle curve, grazie ad un imponente intervento sulla gestione dei flussi del fondo ed a un ulteriore snellimento di qualche kg, che la avvicinano al peso limite di 798 kg.
Il recente restyling presentato sulla rossa risponde sempre all’esigenza di migliorare l’efficienza aerodinamica della monoposto, per generare una resistenza all’avanzamento e sfidare anche sul suo terreno la Red Bull.
Nelle 10 gare sin qui disputate, il Cavallino avrebbe potuto racimolare molti punti in più se non ci fosse stato un muretto indeciso al limite del conservativo, al netto dei problemi di affidabilità registrati a Baku e Barcellona che ‘pareggiano’ quelli avuto dalla Red Bull in apertura di stagione.
Il nuovo canale comunicativo aperto per massimizzare i risultati attraverso decisioni più rapide è già operativo, ma alla base restano sempre e comunque le decisioni e le scelte di chi sta ai box. Che d’ora in avanti non lasciano più alcun margine d’errore.
Una menzione positiva per la Mercedes, che nell’ultima uscita a casa sua è stata in grado di girare sui tempi della Ferrari. A Brackley hanno trovato la giusta direzione di sviluppo per provare a fare emergere in pieno il potenziale della W13, che ora inizia ad infastidire. Se poi la Fia dovesse stabilire una serie di misure per limitare i sobbalzi alle alte velocità in rettilineo, la W13 ne gioverebbe ulteriormente.
Non cambierà nulla per il Gp d’Austria, dove se ne discuterà in vista della tappa successiva a Le Castellet. Red Bull e Ferrari hanno già fatto fronte comune contro ogni intervento sul miglioramento del porpoising. Del resto il modo per ridurre i saltellamenti ci sarebbe ,ovvero alzare da terra la macchina, con relativa perdita prestazionale. Chi è stato più bravo in fase di progettazione non dovrebbe pagare dazio.