Sembrerebbe già un primo verdetto in attesa che venga approfondita l’analisi in fabbrica. La power unit di Leclerc ha rotto sia il motore termico che il turbo a causa di un pezzo, prodotto da un fornitore di Maranello giudicato affidabile, che non si era mai rotto prima.
La Ferrari si trova nelle condizioni di dover introdurre il terzo ICE – internal combustion engine – dei tre previsti dal regolamento. Per evitare la penalità in griglia qualora dovesse essere ‘speso’ anche il turbo numero 4 ,la power unit di Leclerc dovrà essere completata con la sovralimentazione della power unit 1 sostituita già a Miami per precauzione dopo le gare disputate in Bahrain, in Arabia Saudita e in Australia (power unit 1 che ha poi disputato tutto il weekend di Monaco).
L’eventualità che il monegasco sconti la penalità in Canada non è ancora ‘automatica’, ma evitabile soltanto ricorrendo al turbo ‘1’, l’unico rimasto a disposizione visto che il turbo ‘2’ è stato danneggiato in occasione del ritiro avvenuto in Spagna dove tra l’altro si è dovuto dire addio anche alla MGU-H ‘2’.
Non è da escludere, inoltre, che nel momento in cui la Ferrari ha introdotto la power unit 2 a Miami su tutte le vetture ,abbia anche effettuato dei correttivi sul propulsore proprio dettati dalla volontà di migliorare l’affidabilità dei motori Ferrari, pertanto, è da capire se il turbo ‘1’ sia compatibile con il motore termico ‘3’ il quale sarà identico al ‘2’.
Di facile comprensione il problema capitato alla vettura dello Spagnolo, danno che risiede nella rottura della pompa del sistema idraulico.Il cedimento della power unit Ferrari è da addebitare indubbiamente ai progressi che la Scuderia di Maranello ha fatto a livello di propulsore, progressi che stava cercando di spingere sensibilmente . Non possiamo negare che avere una macchina che prende un secondo al giro sarebbe stato un colpo al cuore ben peggiore per tutti i Ferraristi.
La rossa di oggi ,invece, è straordinaria in termini di prestazioni assolute, la macchina è sana, è incollata a terra e ha una grande trazione all’uscita delle curve, utilizza bene le gomme. Adesso ha il punto debole nella sua unità motrice. La parola d’ordine in questi casi è sempre la stessa: fiducia.