Mai come questa volta Rafa🇪🇸 sembrava lasciare il passo al suo avversario che era apparso fin qui arrivare con una navigazione tranquilla e in piena forza. Dalle fatiche del turno precedente, dagli acciacchi al piede e da una conferenza stampa nella quale è emerso la possibilità che fosse l’ultimo miglio su questo campo. Gli stessi bookmakers davano Rafael Nadal sfavorito sul centrale del Roland Garros. E forse, mai come questa volta, ha stupito tutti. Persino se stesso.
Un match che Nadal ha vinto giocando ogni singolo punto al meglio. Nadal è partito subito bene portandosi sul 6-2, 3-0 e ha chiuso in crescendo. Djokovic 🇷🇸 ha dovuto lottare oltre le sue aspettative per evitare di compromettere la partita già dopo appena un’ora e mezza.
Il serbo, consapevole che non si sarebbe potuto permettere di finire sotto 2 set a 0, ha dovuto fare gli straordinari per recuperare da una situazione di due break di svantaggio nel secondo set. Uno sforzo che Novak, però, ha pagato alla distanza.
Quando l’inerzia della partita sembrava vestire i colori Serbi, ossia con Djokovic in grado di chiudere in rimonta il secondo set per 6-4 e di portare la partita sull’1-1, Rafael ha tirato fuori il solito coniglio dal cilindro: ricominciare il terzo set come se nulla fosse accaduto.
Un reset mentale straordinario nonostante la fatica, i problemi fisici e il doppio break di vantaggio non sfruttato. Sguardo esclusivamente al prossimo colpo, al futuro e via, verso l’inizio di una nuova partita.
Djokovic sollevato sì per aver rimesso in piedi la partita, ma immediatamente risucchiato in una corsa ad inseguire un mai domo Nadal proprio a inizio terzo parziale. Un set che il Serbo, questa volta, lasciava andar via senza particolari remore.
Quarto set dove arriva l’allungo di Djokovic che presupponeva un quinto set a quel punto da tanti pronosticato. E al quinto set, effettivamente, molto poco è mancato. Un punto. Per due volte. Due set point avuti dal serbo sul 5-3 e servizio. Due set point su cui Djokovic ha iniziato a mostrare qualche sbandamento. Nadal come uno squalo difronte alla sua preda ferita, inizia la rimonta stellare con i suoi colpi potenti e precisi. Dalle tribune, contro il serbo, il solito ambiente ostile, un pubblico totalmente dalla parte dell’avversario.
Al tie-break, però, il picco di massima rottura: decisioni affrettate e mal giocate hanno immediatamente messo Djokovic all’angolo trovandosi sotto 6-2. Sui primi tre match point il Serbo trova 3 jolly, ma sull’ultimo buono per Nadal, con il brivido per il nastro colpito dallo Spagnolo, la perdita di campo che costava la capitolazione definitiva.
Nadal , un gladiatore 🏟 immortale nell’arena festeggiante per l’uomo che rifiuta la sconfitta e l’inesorabile scorrere del tempo. In semifinale ad attenderlo Sascha Zverev, per una partita che non sarà certo una passeggiata di salute , ma senza dubbio meno complicata, almeno sulla carta. La strada verso la quattordicesima incoronazione è ancora aperta, ma sognare è lecito.